Megafono: Alberto Lupo risponde a Russo
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del megafono inviato alla nostra redazione in data odierna: In seguito al comunicato stampa divulgato ieri, dall’ormai ex Coordinatore cittadino del Megafono di Pachino, signor Russo, nel quale si evidenziano diverse inesattezze, ho deciso di intervenire nuovamente sulla vicenda, anche se normalmente non è mia abitudine rispondere alle provocazioni, ma questa volta credo che sia necessario farlo per chiare in modo definitivo il problema.
Innanzitutto Giorgio Giarratana, persona che stimo e al quale mi lega un eccellente rapporto personale oltre che politico, non è mai stato nominato Coordinatore Provinciale del movimento al posto del sottoscritto, e sfido l’ex Coordinatore di Pachino, a provare il contrario, esibendo comunicati stampa, articoli di giornale o quant’altro che avvallino la sua tesi, cosa che invece posso fare tranquillamente io essendo Coordinatore Provinciale sin dalla nascita del movimento.
Inoltre, mi dispiace che l’ex Coordinatore di Pachino citi nel suo comunicato il Presidente della Regione Rosario Crocetta, il Sen. Lumia e il portavoce del Megafono Giuseppe Caudo, anche perché non mi risulta che nessuno delle persone da lui nominate, abbiano smentito con una nota ufficiale il mio operato.
Purtroppo le sue parole, non fanno altro che rafforzare il pensiero che mi ha portato a malincuore a questa drastica decisione, sollevandolo dall’incarico che ricopriva, perché ormai è chiaro quanto il signor Russo sia lontano dalla linea politica del movimento, che lo ha portato a disconoscere in modo arbitrario anche i vertici provinciali.
Sfortunatamente noto con profondo rammarico, che ultimamente è abitudine sempre più frequente che persone ormai lontane dalla vita del movimento da parecchio tempo, cerchino ancora di “usare” il Megafono per pubblicizzare le loro pseudo attività politiche, come è accaduto anche a Siracusa con i signori Casella, Burti e Romeo, che pur non partecipando da oltre un anno alla vita politica del movimento a livello provinciale, solo ora decidono di intraprendere altre strade ritirando in ballo il movimento per avere maggior cassa di risonanza nelle loro scelte.
Concludo, ribadendo, che le decisioni prese su Pachino sono pienamente confermate e avvallate anche dai vertici regionali del partito, i quali mai in nessun caso hanno fatto mancare il loro appoggio, condividendo pienamente le scelte fatte dal sottoscritto.