Maria Marzana accusa: “La nave affondata con un carico di veleni al largo di Avola è un grave pericolo per le coste siracusane”
Siracusa, 29 settembre 2016 – “Stiamo monitorando con costanza l’evolversi della situazione. Abbiamo preso i contatti con il Comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa e sentito il parere di esperti.” Così la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati Maria Marzana commenta il caso della nave carica di fertilizzanti che rischia di naufragare al largo delle coste sud orientali siciliane e ora in balia delle correnti, su cui proprio stamattina ha depositato con il collega Gianluca Rizzo un’interrogazione al ministero dell’ambiente.
“Il fatto che ora nave sia alla deriva è una minaccia per l’ecosistema e per le riserve naturali della zona, a partire da quella del Plemmirio, ricca di vegetazione e fauna e importantissima per la biodiversità del luogo”, denuncia Maria Marzana: “Sulla nave, oltre al carburante e oli vari, ci sono numerosi fusti di fosfato di ammonio. Si tratta di un fertilizzante che favorirebbe l’eccessiva proliferazione delle alghe, alterando l’equilibrio dell’ecosistema marino. Tutto questo porterebbe, secondo esperti interpellati dal Movimento 5 Stelle, a un eccessivo consumo di ossigeno e al conseguente depauperamento della biodiversità. Una situazione gravissima. Sappiamo che la Guardia Costiera sta monitorando costantemente ma vogliamo che il Ministero si faccia carico di questa problematica che minaccia l’economia e l’ambiente locali”.
Marzana denuncia anche il fatto che la notizia ha finora trovato una ridotta eco su importanti testate regionali: “È un altro aspetto molto grave, perché denota una scarsa sensibilità su una tematica ambientale che potrebbe avere pesanti ricadute su tutta la zona”.
Sul caso interviene anche il portavoce del Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana Stefano Zito: “Cercheremo di coinvolgere la Regione Siciliana e l’assessorato Territorio ambiente per capire se ciò che sta accadendo avrà ripercussioni dirette sulla flora e sulla fauna o ripercussioni indirette sulla salute dell’uomo”.