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VIDEO | LICATA: STUPORE E SGOMENTO PER I 2 FATTI DI CRONACA RECENTEMENTE ACCADUTI A LICATA E A NARO

Stupore ed amarezza sono stati espressi dagli organi politici in seguito a due fatti di cronaca avvenuti nel nostro territorio a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Il primo è avvenuto a Licata, dove, in contrada Nicolizia, è stato ritrovato il corpo di un giovane, ancora ufficialmente sconosciuto, anche se  ormai sembra non ci possano essere più dubbi che si tratti di Angelo Truisi, il fabbro scomparso il 2 gennaio scorso, ferocemente assassinato. Il secondo è quello di Naro, dove il sindaco, Lillo Cremona, è stato vittima di un vile atto intimidatorio. <<Apprendere dei due gravissimi fatti di cronaca nera registrati,  a Licata e Naro, mi ha letteralmente lasciato di stucco per l’inaudita ferocia con i quali sono stati eseguiti – è il commento secco del Presidente del Consiglio comunale, Saverio Platamone – E, per prima cosa, a nome personale, del Consiglio comunale e di tutta quanta la società civile licatese, desidero esprimere la nostra solidarietà al sindaco di Naro, Lillo Cremona, vittima di un atto intimidatorio, e ai familiari del giovane, di cui ancora non si hanno notizie ufficiali sulla sua identità,  orrendamente assassinato,  il cui corpo è stato ritrovato in un calore di contrada Nicolizia. Ma, cosa può spingere la mente umana a scagliarsi in maniera così violenta contro il proprio simile? E’ un interrogativo che da uomo rappresentante di un’istituzione, ma anche e soprattutto da padre di famiglia, mi pongo. E’ mai possibile arrivare fino a questo punto? >>.  Anche il commissario straordinario Maria Grazia Brandara ha espresso sgomento ma ha ritenuto opportuno non esprimersi fino a quando non sarà in possesso di ulteriori notizie da parte degli organi inquirenti. Si è espressa, invece, in merito all’atto intimidatorio a danno del sindaco di Naro: <<Un fatto del tutto inaspettato e di un’inaudita gravità, del quale se ne sconosce la matrice, e quindi imputabile sia all’azione di qualche sprovveduto, magari scontento di qualche decisione del sindaco, sia a qualcosa di più grosso. – è il commento dell’on. Brandara – Un fatto, comunque,  che poteva provocare non solo ingenti danni alle cose, ma soprattutto alle persone. In ogni caso, all’amico Lillo Cremona, primo cittadino della mia città d’origine, vanno la vicinanza e la solidarietà piena mia personale e dell’intera cittadinanza licatese. Condanno fermamente quanto accaduto e mi auguro che gli organi inquirenti possano al più presto individuare l’autore, o gli autori,  del gravissimo episodio, anche per ridare serenità all’amico Cremona, ai suoi familiari e a quanti gli stanno da sempre vicino. Di certo –aggiunge il Commissario straordinario del nostro comune  – c’è che il problema della sicurezza e tutela dell’ordine pubblico è ormai diffuso in ogni comunità. A tal proposito, nei giorni, grazie anche alla collaborazione del Comandante della P.M.., d.ssa Incorvia, ho predisposto e presentato in Prefettura, per il vaglio e l’approvazione del Prefetto, uno schema del “Patto per la Sicurezza della Città di Licata”, redatto in ossequio di diverse precise norme di legge e circolari del Ministero dell’Interno, con il quale individuare ed organizzare azioni coordinate, tra Comune e Prefettura, volte alla soluzione dei problemi che investono la sicurezza pubblica. Un documento che la Prefettura potrebbe estendere anche alle altre comunità della nostra provincia. Concludo, ritornando al discorso iniziale, esternando tutta la mia vicinanza al sindaco Cremona e a spronarlo a non desistere e ad andare avanti; cosa, peraltro che lui ha già anticipato di volere fare, nonostante il barbaro gesto di cui è stato fatto oggetto>>.

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