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Lettera del Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Calogero Vicario, al ministro Di Maio

Oggetto: Richiesta di un suo autorevole intervento a tutela dei diritti dei lavoratori e delle vittimedell’amianto del petrolchimico di Priolo e di tutta la Regione Sicilia.

Preg.mo Sig. Ministro, mi pregio rimetterLe questa lettera nella qualità di ex operaio espostoall’amianto del petrolchimico di Priolo, oggi, Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS, della Regione Sicilia.

L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ONLUS è un’associazione rappresentativa dei lavoratori ecittadini esposti e vittime dell’amianto, accreditata dal Ministero della salute nell’elenco in rete delvolontariato della salute, che persegue finalità di prevenzione primaria (evitare ogni forma di esposizione), prevenzione secondaria (diagnosi precoce, ricerca scientifica, etc.) e terziaria (riconoscimento dei benefici contributivi per le minori aspettative di vite.)

La Regione Sicilia ed in particolare l’area ad elevato rischio industriale, costituita dai territori chericadono nei comuni di Priolo-Melilli-Augusta-Siracusa è una delle aree più interessate dal picco delle patologie da amianto e altri cancerogeni.

La contaminazione è silenziosa ed inesorabile. Le cifre parlano da sole.

Più di 100 casi di mesoteliomi all’anno, 200 decessi per tumori polmonari provocati dall’esposizione ad amianto e circa 300 decessi l’anno per altre patologie asbesto correlate: tumori del trattogastrointestinale (tra cui laringe), alle ovaie e patologie fibrotiche con complicazioni cardiovascolari (asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici).

Nelle zone di Siracusa, nel polo industriale di Priolo – Melilli – Augusta, i dati sono inquietanti così come a Gela, Biancavilla e Milazzo.

Circa tremila unità, tra edifici e complessi industriali contengono amianto.

Questo fenomeno in progressione porterà, purtroppo, a nuove diagnosi e quindi nuovi decessi per patologie asbesto correlate, lutti e tragedie che se non si interviene continueranno a scuotere l’isola.

A livello regionale, nonostante l’approvazione della Legge Regionale n. 10/2014 (norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto), non sono stati adottati tutti quei provvedimentinecessari per garantire la mappatura, il censimento, gli interventi di bonifica dei siti ambientali eindustriali dove è presente l’amianto e soprattutto, ancora oggi, non viene salvaguardata la salute dei cittadini e dei lavoratori esposti ed ex esposti alla fibra Killer, per i quali è prevista la sorveglianzaSanitaria all’Ospedale Muscatello di Augusta, presso il Centro di Riferimento Regionale per la cura e la diagnosi, anche precoce, delle patologie derivanti dall’amianto (art. 8 L.R. N° 10/2014).

Molti cittadini e lavoratori che hanno contratto gravissime patologie, oltre a dover sopportare il peso di una malattia che nella maggior parte dei casi non lascia scampo, sono anche costretti a dover affrontare lunghi e costosi viaggi per raggiungere i centri ospedalieri del nord Italia (Siena, Pavia) per ricevere la giusta assistenza, favorendo così la migrazione sanitaria e i relativi costi a carico della Regione Sicilia.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, grazie alla determinazione del Presidente Nazionale, Avv. Ezio Bonanni, del Coordinatore Regionale ONA Sicilia Calogero Vicario e dell’On.le Pippo Gianni, direttoredel Comitato Tecnico Scientifico di Ona Onlus e oggi Autorevole Sindaco di Priolo Gargallo, hanno sollevato, a partire dal 2008 l’emergenza amianto in Sicilia, lamentando una pesante, ingiusta e ingiustificata discriminazione dei lavoratori Siciliani, pesantemente esposti ad amianto che hanno visto negati i loro diritti.

A riguardo, non sono state assunte iniziative né per la tutela dei diritti lei lavoratori e vittimedell’amianto né tantomeno per la salvaguardia dell’ambiente e della salute nel territorio e nei luoghi di lavoro.

Mi corre l’obbligo di denunciare con forza l’incapacità dimostrata dai precedenti governi e dei pro tempore Ministri del lavoro e della Previdenza Sociale, per non aver mai assunto iniziative affinché venisse emesso, cosi come è stato fatto per le altre regioni, un atto di indirizzo Ministeriale per il riconoscimentodei benefici contributivi per esposizione all’amianto per i siti a rischio della Regione Sicilia.

Non sfuggirà alla Sua attenzione la palmare evidenza del pregiudizio sofferto dai lavoratori per la pesante ingiusta e ingiustificata discriminazione subita, anche in relazione alle norme di cui all’art. 1commi 20, 21 e 22 legge 247/07 al fine di ottenere, con il riconoscimento, l’esposizione fino al 02.10.03.

Per poter superare questa disparità di trattamento, i lavoratori dell’amianto sono stati, e lo sonotutt’ora, obbligati ad andare in contenzioso con l’INPS e nonostante i Giudici del Lavoro danno loro ragione, l’INPS, spesso senza motivazioni, li rincorre costringendoli a costituirsi in tutti i gradi di giudizio sperperando soldi pubblici in spese processuali e parcelle per gli avvocati, per non parlare del costo che comunque i lavoratori devono far fronte per ottenere un diritto che altrove viene riconosciuto in via amministrativa.

Ritengo che tutto questo sia offensivo nei confronti di quei lavoratori che hanno contribuito alprogresso e al benessere dell’intera nazione respirando amianto nei luoghi di lavoro per una vita.

No, non è giusto!! Qualcosa deve essere fatta!!

Per questo motivo, Sig. Ministro, i lavoratori e le vittime dell’amianto del più grande petrolchimicod’Europa hanno deciso di manifestare pacificamente davanti la Sede INPS di Siracusa, con dei sit in giornalieri a partire da Lunedi 22 ottobre fino a giorno 26, per chiederLe con umiltà un Suo autorevoleintervento affinché ponga in essere tutte le iniziative necessarie finalizzate all’emissione di un atto di indirizzo ministeriale per i lavoratori del Petrolchimico di Priolo e della Regione Sicilia, eliminandoquell’ingiusta e pesante discriminazione che gli altri prima di Lei hanno creato.

Allo stesso modo colgo l’occasione per chiederLe di verificare se il Presidente dell’INPS Tito Boeri è a conoscenza di questo comportamento dell’Ente Previdenziale, perché, se così fosse, sarebbe molto grave.

RingraziandoLa anticipatamente per quello che può essere fatto Le invio cordiali saluti.

Priolo Gargallo, 21 ottobre 2018

Calogero Vicario Coordinatore Regionale ONA Sicilia

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