Le unioni civili adesso sono una realtà anche a Melilli
Depositato il registro delle unioni civili a Melilli, su iniziativa del consigliere PD Midolo e del Segretario PD Villasmundo Flora Incontro. L’Italia arranca per stare a passo con i tempi.
Priolo, 15 ottobre 2015. “Eppur si muove”, esclamò Galileo Galilei riferendosi alla terra. Ebbene anche a Priolo si muove qualcosa nel segno della legittimazione delle unioni civili.
Stamane presso la Presidenza del Consiglio Comunale di Melilli è stato depositato il regolamento per l’istituzione del Registro delle unioni civili, a darne comunicazione sono stati Salvo Midolo Consigliere Comunale del PD e Flora Incontro Segretario del circolo del Partito Democratico di Villasmundo.
“Con questo regolamento si vuole riconoscere il legame d’affetto che c’è tra due persone non sposate ed equipararle al concetto di famiglia anagrafica per permettere di avere gli stessi diritti per l’accesso ai servizi comunali”, ha detto Salvo Midolo. Soddisfatta sulla presentazione della bozza del regolamento anche il Segretario Flora Incontro: “Per unioni civili si devono intendere tutte quelle persone maggiorenni che coabitano nella stessa casa e che non sono legate da vincoli di matrimonio, parentela, adozione, tutela o da altri vincoli giuridici e che abbiano come requisiti la residenza nel Comune di Melilli ed iscritti all’anagrafe nello stesso stato di famiglia. Se due persone legate da un sentimento vivono insieme – continua Flora Incontro – condividendo gioie e dolori della vita é giusto che gli siano riconosciuti quei diritti che spettano alle coppie sposate come del resto é giusto segno di civiltà dare la possibilità di scegliere a prescindere che tale scelta avvenga per ragioni economiche, ideologiche o culturali”.
La copia depositata presso la Presidenza del Consiglio Comunale dovrà essere valutata prima in commissione e terminato l’iter passerà per l’approvazione finale dal Consiglio Comunale, solo successivamente a questa approvazione il Comune potrà rilasciare a chi ne ha il diritto l’attestato d’iscrizione nel registro delle unioni civili, in tal modo saranno equiparati al concetto di famiglia anagrafica ed avranno gli stessi diritti nell’ambito della casa, sanità, servizi sociali, politiche per giovani, sport e tempo libero, scuola.
La sentenza di condanna per l’Italia sulle unioni civili da parte della Corte di Strasburgo per i diritti civili ha riaperto il dibattito politico per l’approvazione della norma sulle coppie di fatto e molto spesso i governi nazionali e locali di fronte ad una società sempre in evoluzione tendenzialmente sono spesso indietro.
Al giorno d’oggi questi sono fenomeni reali a livello locale e la Politica non può far finta di nulla. Garantire i diritti ed stenderli è una priorità e come disse Laura Bodrini all’indomani della sentenza della Corte di Strasburgo: “”Non possiamo continuare ad essere un Paese malato di disuguaglianza, economica prima di tutto, ma anche sociale”.
Dunque bene Priolo.