(Video) Le associazioni italiane dei pazienti e centri medici diffidano l’assessore Lucia Borsellino
PALERMO – i Centri Medici e le Associazioni dei Pazienti infertili italiane diffidano legalmente l’assessore regionale Lucia Borsellino per inadempienza nell’attuazione e ricezione delle norme atte a garantire il diritto alla salute riproduttiva per le coppie siciliane. L’iniziativa della diffida si rende necessaria a causa della presunta inadempienza dell’Assessorato, sia rispetto l’attuazione di proprie disposizioni, sia riguardo l’adozione del deliberato della Conferenza delle Regioni dello scorso 4 settembre. I motivi di tale presa di posizione saranno presentati domani in conferenza stampa nei locali del Municipio di Palermo, Palazzo delle Aquile, Sala Rostagno dove i Centri Medici che si occupano di Procreazione Assistita e tutte le Associazioni italiane di Pazienti (“Aidagg” di Roma, “Amica Cicogna” di Salerno, “Hera” di Catania, “Luca Coscioni” di Roma, “Madre provetta” di Roma, “Sos Infertilità” di Milano) terranno una esporranno i motivi della diffida legale che sarà notificata lo stesso giorno all’Assessore alla Salute della Regione Siciliana, Lucia Borsellino. Interverranno: l’avvocato Sebastiano Papandrea, il presidente dell’associazione Hera Mario Gambera, il direttore del Centro UMR di Catania, Antonino Guglielmino, il direttore del Centro Medico Andros di Palermo, Adolfo Allegra.
In particolare l’assessore, con proprio decreto del 29 gennaio 2014, aveva previsto alcune misure finalizzate ad arginare il fenomeno dei pagamenti indebiti ad altre Regioni per prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita e l’istituzione di una Commissione che avrebbe dovuto collaborare al monitoraggio e al miglioramento della disciplina di settore. Malgrado il tempo trascorso, tali misure sono rimaste inattuate con grave danno per le casse della Regione. Altrettanto penalizzante, secondo le associazioni, si è rivelato il mancato recepimento del deliberato della suddetta Conferenza delle Regioni, sottoscritto peraltro anche dal Presidente Crocetta; deliberato che prevede l’inserimento della riproduzione assistita omologa ed eterologa. La sua ricezione, come già avviene in altre Regioni, avrebbe garantito in Sicilia una concreta tutela ai cittadini interessati a ricorrere alla riproduzione assistita, e in particolare alle tecniche che richiedono donazione di gameti (eterologhe). “L’inerzia dell’Assessorato, – scrivono in una nota congiunta le associazioni di pazienti – oltre a danneggiare ulteriormente le casse regionali, è ormai intollerabile per i Pazienti e per i Centri Medici, che si vedono privati di prerogative di cura, di spazi di rappresentanza e collaborazione amministrativa, nonché di risorse economiche”.
Ilaria Greco
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