L’ANCE Sicilia ammonisce la Regione per gli sprechi
L’Ance Sicilia: “La Regione continua a scippare fondi alle infrastrutture per foraggiare precari”
Palermo, 15 settembre 2015. Arrivano le accuse da parte di Santo Cutrone, presidente facente funzioni di Ance Sicilia,relativamente alla mancanza di fondi per le infrastrutture: “La classe politica che ci governa e che da anni interviene in maniera insufficiente per superare la crisi che colpisce il settore delle opere pubbliche probabilmente si è convinta che, dopo centinaia di chiusure e decine di migliaia di licenziamenti, siamo già tutti morti. Infatti continua incurante a definanziare infrastrutture vitali per l’economia della Sicilia e ad usare quei fondi per tappare falle di bilancio e per foraggiare spese assistenziali. Il risultato è solo quello di garantirsi la sopravvivenza e il consenso elettorale a scapito dello sviluppo produttivo e del benessere di milioni di siciliani”.
Lo stesso Cutrone, continua: “Ad esempio, per la terza volta in due anni sono state sottratte risorse al completamento della dorsale Nord-Sud sempre per lo stesso motivo e con la promessa, mai mantenuta, di rifinanziare quei lotti successivamente.
“In compenso – incalza Cutrone – questa classe politica dorme sonni tranquilli, paga di avere soddisfatto la famelica richiesta di sussidio da parte di certe categorie sociali che, a loro volta, rispondono con il voto a chi garantisce questi privilegi”. “La classe politica – ammonisce Cutrone – che uccide lo sviluppo della nostra Isola credo faccia male i propri conti. Sappia che noi, per fortuna, siamo ancora tutti vivi e che da soli, con i centomila edili licenziati, nel confronto istituzionale così come alle urne pesiamo più di tutte queste categorie messe insieme. Sebbene non gridiamo e non sfasciamo le piazze, il nostro silenzio non significa che siamo disposti a tollerare ancora questa vergogna”, conclude.
C.T.