CronacaProvincia di Siracusa

La notte del 17 dicembre 2016 avevano svaligiato due abitazioni rurali. Arrestati dai Carabinieri a conclusione di articolata indagine

 

Nel corso della notte, a Palagonia e Raddusa (provincia di CT), i militari della Stazione Carabinieri di Lentini, a  conclusione  di attività investigativa, traevano in arresto, in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Siracusa su richiesta del P.M. dott. Antonio Nicastro presso la locale della Procura della Procura della Repubblica, Vespa Febronio, di  Palagonia (CT), cl  56  e  Vespa Mario, di Raddusa (CT) cl 87.

Era la  notte del 17 dicembre 2016, quando una pattuglia dei Carabinieri di Lentini notava un autovettura Fiat Panda, che alla vista dei militari accelerava la sua marcia nel tentativo di dileguarsi. I militari, insospettiti da tale comportamento, dopo un breve inseguimento fermavano l’autovettura e sottoponevano  a perquisizione i due soggetti, che venivano trovati in possesso di strumenti atti ad offendere e di vari oggetti di sospetta provenienza illecita, in ordine alla cui fruizione, i fermati non fornivano  alcuna spiegazione.

Due giorni dopo il controllo, presso gli Uffici della Stazione Carabinieri di Sortino, i proprietari di due case rurali denunciavano che ignoti, durante la notte del 17 dicembre 2016, dopo avere neutralizzato gli impianti di allarme posti a sicurezza delle rispettive abitazioni, si introducevano all’interno asportando oggetti vari.

E’ in quel momento, grazie anche al brillante coordinamento info-operativo tra le Stazione Carabinieri dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Augusta che, i militari della Stazione di Lentini riescono a dare un notevole impulso alle indagini, acquisendo, in pochissimo tempo, precisi e certi indizi  investigativi  a sostegno di un solido quadro accusatorio nei confronti dei due soggetti, in ordine al delitto di furto pluriaggravato in concorso commesso in danno delle due abitazioni rurali. I due uomini, arrestati nella notte appena trascorsa, espletate le formalità rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, al regime degli arresti domiciliari a disposizione dall’Autorità Giudiziaria mandante.

 

 

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