“Incuria, non rispetto e silenzio”. Giacinto Avola del comitato “Gli Angeli” parla dopo la commemorazione dei defunti
Finita la commemorazione dei defunti esplode il grido di indignazione del comitato “Gli Angeli” capitanato da Giacinto Avola.
Sempre attento alla situazione legata alla zona cimiteriale di Siracusa, Giacinto Avola non molla la presa.
“Ho mantenuto il silenzio in questi giorni – afferma Avola – ma non ho smesso di osservare l’incuranza che regna al cimitero anche durante la commemorazione dei defunti”.
“Solo nella giornata del 2 novembre – afferma Giacinto Avola – ho visto girare all’interno del cimitero la navetta e gli operatori ecologici. Tutto – continua il presidente de <Gli Angeli> – è sembrato focalizzato alla semplice commemorazione e al rito ufficiale con l’amministrazione siracusana”.
“Mio figlio non c’è più – continua Avola – e vorrei che ci fosse più rispetto. Cosa impossibile visto il menefreghismo”.
Giacinto Avola con il suo comitato cerca di sensibilizzare, chi di dovere, ad una maggiore cura e manutenzione del cimitero con le sue continue segnalazioni.
“Durante i due giorni di commemorazione – conclude Avola – la struttura cimiteriale ha subito un cambiamento nell’orario di chiusura. Tutto questo è stato fatto per agevolare i cittadini ma in realtà a quell’ora la visibilità all’interno del cimitero era completamente inesistente”.
Non si ferma, quindi, Giacinto Avola, e cerca giustizia e dignità per un luogo tanto importante quanto dimenticato da molti.