Inaugurata la nuova sede dell’Accademia del Dramma Antico di Siracusa
“L’apertura di questo spazio, oltre a rappresentare un ritorno all’antico, è anche la realizzazione di un sogno: quello di disporre di una palazzo interamente dedicato alla cultura”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura e al Turismo, Fabio Granata, partecipando ieri mattina all’inaugurazione della nuova sede dell’Accademia d’arte del dramma antico (ADDA), messa a disposizione dal Comune al primo piano dell’ex convento di san Francesco d’Assisi, in via Gargallo. La scuola dell’Inda era già stata ospitata nello stesso sito fino agli anni ’90, quando fu chiuso per motivi di sicurezza prima di procedere al restauro. L’ex convento, a partire dallo scorso anno, accoglie mostre e altre iniziative culturali.
“Quella di oggi è una giornata importante – ha aggiunto l’assessore Granata – e col sindaco, Francesco Italia, siamo orgogliosi di avere dato questa disponibilità alla Fondazione Inda perché la sua storia, che affonda le radici al 1914, è una grande storia di modernità e di tradizione che noi vogliamo fare ripartire legandola non solo alla cultura ma anche alla partecipazione della città”.
Secondo l’assessore Granata, l’ADDA “è un elemento di vitalità per Siracusa e il suo ruolo va valorizzato e consolidato anche attraverso il Teatro comunale. Noi intendiamo promuovere i talenti e vogliamo che questi giovani possano esprimersi e spendere le loro capacità nella nostra terra e in tutta la Sicilia – afferma Granata – Sono certo – conclude – che l’Accademia è già all’altezza di Siracusa e della tradizione dell’Inda”.
Secondo il nuovo Sovrintendente Antonio Calbi, la sfida più importante sarà quella di fare di Siracusa la capitale internazionale del teatro antico al tempo del presente: non si tratta solo di fare filologia, ma di far vibrare, oggi, quelle antiche parole così potenti e universali. “Il teatro greco – afferma Calbi – deve essere palcoscenico dell’inclusione e deve contribuire a ripristinare il senso di appartenenza di un’intera comunità”. “Confido – conclude il Sovrintendente – che il nostro progetto per Inda possa contribuire a fare di Siracusa ancor più una città delle culture, delle arti, della conoscenza”.