Il senatore Giarrusso chiede lo scioglimento del consiglio comunale ma Bonfanti replica seccamente
Il senatore Giarrusso chiede lo scioglimento del consiglio comunale ma Bonfanti replica seccamente: “rinunci all’immunita“
Il senatore Giarrusso ha presentato una interpellanza in cui chiude a Salvini un intervento urgente sulla amministrazione netina. “Si chiede di sapere se il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sia a conoscenza dei gravissimi fatti che riguardano l’amministrazione comunale di Noto e non intenda attivare la procedura di scioglimento dell’Ente”.
Il senatore Giarrusso chiede lo scioglimento del consiglio comunale
“Il territorio di Noto (Siracusa) sarebbe caratterizzato dalla presenza di diverse associazioni di stampo mafioso.”
“Poiché – afferma Giarrusso- risulta che il sindaco avrebbe rapporti stretti con un boss locale di spicco, abbiamo chiesto al Ministro dell’Interno se vi siano i presupposti per avviare la procedura di scioglimento del Consiglio comunale di Noto.
Il boss Rino Albergo, come documentato ampiamente nelle inchieste giornalistiche del giornalista Paolo Borrometi
ha gestito indisturbato svariate attività commerciali site nel centro di questa importante cittadina turistica
e avrebbe gestito il catering del “Gran Ballo Unesco”, prima di ricevere le interdittive antimafia della Prefettura di Siracusa.
Chiediamo al Ministro Salvini di intervenire con urgenza con la commissione d’accesso per lo scioglimento per mafia del Comune”.
Dura la replica del sindaco Bonfanti:
“La mia guida cristallina e il lavoro fatto finora per la mia Città e per tutto il territorio del Val di Noto, che penso sia davanti agli occhi di tutti, deve dare fastidio al Senatore Giarrusso e ai suoi possibili mandanti, che riesuma questioni trite e ritrite e per le quali, non solo ho ampiamente dimostrato l’assoluta estraneità mia e della mia Amministrazione ma, ho anche dimostrato una pro-attività efficace e incisiva di concerto con le Forze dell’Ordine.
Dichiari il Giarrusso, – continua Bonfanti – le stesse infamità, senza lo scudo dell’immunità parlamentare e così, da uomini dello Stato entrambi, anzi il Senatore con il privilegio di essere componente della Commissione Antimafia, facciamo stabilire alla Magistratura la verità una volta per tutte.”
E siamo solo all’inizio.