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Avola: il vice questore aggiunto Fabio Aurilio promosso alla Questura di Catania

Dopo cinque anni e mezzo il Dott. Fabio Aurilio lascia la guida del Commissariato di Avola, promosso ad altro importante incarico presso la Questura di Catania.

Intensa e proficua è stata l’attività di questo funzionario di Polizia nella giurisdizione del locale Commissariato, sotto molteplici punti di vista. 

Avola, il vice questore aggiunto Fabio Aurilio a partire dal suo insediamento si è molto adoperato per sbrogliare le diverse problematiche su cui si è imbattuto.

L’intricata procedura amministrativa che ha portato all’assegnazione dei nuovi locali del Commissariato, realizzati allo scopo dal Comune di Avola, così

consentendo che un’importante opera realizzata comunque nei tempi previsti, non venisse lasciata chiusa e abbandonata a sé stessa.

Avola, il vice questore aggiunto Fabio Aurilio promosso alla Questura di Catania

Particolarmente intensa è stata, poi, l’attività investigativa nel campo della lotta allo spaccio di

sostanze stupefacenti, con decine di arresti operati in questi cinque anni, anche al di fuori del territorio di Avola.

Avola: il vice questore aggiunto Fabio Aurilio promosso alla Questura di Catania

Tra le più importanti operazioni di polizia giudiziaria dirette dal Dott. Aurilio in questo campo se ne  segnalano due di degna menzione, anche per

il carattere intercomunale: l’individuazione in territorio di Rosolini di una vasta piantagione di cannabis, (vedi video)  occultata all’interno di più di sessanta tunnel-serre e comprendente quasi ventimila piante di marijuana, determinando per

l’organizzazione criminale un mancato introito dalla vendita dello stupefacente di quasi 32 milioni di

euro; l’imputazione,  in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, di 13 persone

appartenenti a vario titolo al locale clan malavitoso dei Trigila-Crapula e dediti al traffico internazionale di droga.

Il Dott. Aurilio ha ampiamente sostenuto le campagne di sensibilizzazione contro la violenza di

genere, e sui femminicidi in particolare, che peraltro, lo hanno visto in prima linea nella immediata individuazione dell’autore

dell’omicidio dell’infermiera nissena Loredana Lo Piano. Non ha fatto mai mancare il suo supporto e il

suo prezioso contributo nella risoluzione di delicate controversie familiari che avrebbero potuto sfociare in gravi episodi di violenza domestica.

Avola: il vice questore aggiunto Fabio Aurilio promosso alla Questura di Catania

Ha anche diretto e coordinato importanti attività investigative nella lotta allo sfruttamento della

prostituzione riuscendo ad assicurare alla Giustizia taluni pregiudicati che tra Avola e Floridia

gestivano un vasto giro di affari attorno alle prestazioni sessuali di una decina di donne extracomunitarie di origine dominicana.

Durante il fenomeno degli sbarchi clandestini ha diretto e coordinato le azioni di salvataggio e i

successivi adempimenti per il trasferimento degli stranieri negli Hot Spot allo scopo dedicati, riuscendo a contemperare la

tutela della dignità umana dei migranti e l’esigenza di sicurezza e tutela dell’ordine pubblico.

Proficua anche l’azione di controllo amministrativo su pub, bar ed esercizi commerciali per garantire il

rispetto delle norme igienico-sanitarie, dei regolamenti sull’occupazione del suolo pubblico, sulle scommesse clandestine

e il gioco d’azzardo. La supervisione, il coordinamento e la direzione del dott. Aurilio sono

state particolarmente apprezzate durante le più importanti manifestazioni pubbliche locali, come il Carnevale Avolese o i concerti del

lunedì di Santa Venera, che si sono tenuti nel pieno rispetto delle principali norme sulla safety e

security, garantendo al contempo la sicurezza di cittadini ed avventori.

Avola, il vice questore aggiunto Fabio Aurilio promosso alla Questura di Catania

Delicata e rigorosa è stata l’azione investigativa nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso,

collaborando alla realizzazione delle informative antimafia che hanno colpito alcune attività

imprenditoriali riconducibili ad esponenti del locale clan malavitoso dei Crapula.

Altrettanto impegnativa è stata l’attività di indagine, scaturita da molteplici esposti, nell’ambito dei reati

della pubblica amministrazione, come truffa, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, ecc. che ha visto coinvolti numerosi tra imprenditori,

funzionari comunali e amministratori della città di Avola.

La nostra redazione, nel ringraziare il dott. Fabio Aurilio, per lo sforzo fatto nella tutela della incolumità della cittadinanza, augura un buon lavoro per il nuovo prestigioso incarico e una carriera sempre più fiorente.

 

 

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