Gli agrumeti della Sicilia orientali attaccati dal virus “forteza”. – Se non si interviene si rischia di perdere, entro due anni, l’intera produzione anche nelle nostre zone. – L’allarme lanciato dal rappresentante della Cia regionale Giuseppe Di Silvestro.
Ogni giorno muoiono centinaia di piante di agrumi. Entro due anni se non si interviene seriamente rischia di sparire l’intera produzione di limoni, arance e mandarini negli agrumeti della Sicilia orientale. Oltre settantamila ettari coltivati ad agrumeti sono già infestati dal virus “Tristeza”. La Sicilia Orientale è stata colpita quasi interamente dalla malattia, giunta a uno stadio molto avanzato. L’allarme lo ha lanciato il Presidente della Cia regionale, Giuseppe Di Silvestro, che sull’argomento ha inviato una lettera al presidente della Regione Nello Musumeci: «perché la Sicilia, come sta facendo la Puglia con gli olivicoltori con l’emergenza Xylella per gli ulivi, faccia sentire la propria voce sui tavoli nazionali per affrontare l’emergenza fitosanitaria causata da quest’altro micidiale virus, che ha messo in ginocchio il comparto agrumicolo. Servono fondi per combattere seriamente il virus. La Sicilia agricola è abbandonata a se stessa nel silenzio del governo nazionale e delle istituzioni locali. Tra un paio di anni l’intera produzione è destinata a scomparire». Il virus, originario del Sud-est asiatico ma rapidamente diffusosi in tutto il mondo, colpisce, tra gli agrumi, soprattutto gli aranci che, se attaccati dal virus, manifestano riduzione di sviluppo, perdita delle foglie e disseccamento dei rami. Preoccupati molti produttori agricoli siciliani perché non trovano risposte concrete dai governi centrale e regionale.