Gennuso: “Io indagato per una manifestazione”
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota di Gennudso inviata relativamente l’indagine che lo vede coinvolto per il reato di istigazione a delinquere.
“Ho scoperto a distanza di 4 mesi di essere indagato dalla Procura della Repubblica di Siracusa per una manifestazione pacifica tenutasi lo scorso 30 marzo a Pachino, che da parlamentare mi era stata sollecitata da centinaia di famiglie che vivono a Granelli e che sono rimaste senz’acqua”. Lo ha detto il deputato all’Ars Pippo Gennuso, dopo la chiusura delle indagini a suo carico per “istigazione a delinquere”.
“Si è trattato di una manifestazione pacifica, dove non è stato torto un capello a nessuno – afferma il deputato – Mi sono simbolicamente incatenato in segno di protesta, ho pure espresso il mio pensiero, ma senza mai incitare le persone che si trovavano davanti al municipio di Pachino a usare violenza. E’ stata una manifestazione democratica, che si è tenuta in un Paese che dovrebbe essere democratico. Se il deputato di zona non può manifestare per il proprio territorio per motivi igienico – sanitari, significa mettere il bavaglio alla libertà di pensiero e di espressione. Piuttosto dimostrerò nelle sedi competenti, la forma di ricatto da parte del sindaco di Pachino, Roberto Bruno, nei confronti di un consigliere comunale di opposizione e di un cittadino di Pachino, riguardante l’approvvigionamento idrico a Granelli. Su questa vicenda – conclude Gennuso – sono sereno e ripongo incondizionata fiducia nella magistratura”.