Genitori drogano e sequestrano la figlia impedendole di rientrare in Italia: arrestati dalla Polizia di Stato!
Due coniugi di origine turca drogano e sequestrano la loro figlia. I motivi: non volevano che vivesse “alla occidentale”.
Siracusa, 28 settembre 2015 – Continuano casi di violenza in famiglia. Questa volta la notizia lascia sgomenti perchè a perpetrare il reato sarebbero stati due coniugi nei confronti della loro figlia. La vicenda è emersa dalle accurate indagini svolte dagli agenti della Polizia di Stato in seguito alle quali la Procura della Repubblica di Siracusa ha emesso il decreto di fermo di indiziato di delitto a carico dei genitori di una ragazzina di 19 anni, nata e residente a Siracusa. DURTUC Birol, nato in Turchia nel 1975 e residente in Siracusa e DURUCAN Yasemin, nata in Turchia nel 1979, residente in Siracusa: questi i nomi dei coniugi ritenuti responsabili dei reati di sequestro di persona, rapina aggravata e stato di incapacità procurato mediante violenza, commessi in concorso con altri soggetti ancora da identificare, in danno della figlia.
Le indagini venivano avviate a seguito della segnalazione fatta presso gli uffici della Squadra Mobile da alcuni amici della ragazza, allarmati dalla circostanza che la vicinanza della ragazza allo stile di vita occidentale era malvisto dai suoi genitori e parenti ipotizzavano la possibilità che la ragazza, dopo essere stata attirata con uno stratagemma in Turchia, fosse lì trattenuta contro la sua volontà.
In effetti, avviata una stretta collaborazione fra Squadra Mobile, Interpol e il Consolato italiano di Izmir, si è riusciti, tramite la Polizia turca, a rintracciare a Serinhisar, in Turchia, la ragazza, DURTUC Aysegul la quale, interpellata, riferiva di trovarsi lì contro la sua volontà e di volere ritornare in Italia.
Pertanto, la Polizia Turca ha prelevato la ragazza e l’ha affidata ai servizi sociali del luogo che hanno provveduto ad allocarla presso una struttura d’assistenza riservata, in attesa di consentire alla stessa di fare rientro in Italia.
Rientrata in Italia nei primi giorni del mese di settembre, Aysegul è stata sentita presso gli Uffici della Squadra Mobile che, frattanto, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, aveva svolto operazioni di intercettazioni nei confronti dei familiari della ragazza, verificando l’ipotesi degli amici che a suo tempo ne denunciarono l’allontanamento; infatti, era del tutto evidente che alla giovane, dopo essere stata attirata con l’inganno in Turchia, era stato impedito di rientrare in Italia.
Le dichiarazioni rese da Aysegul, una volta rientrata in Italia, inchiodavano i genitori ed altri parenti a gravi responsabilità penali; infatti, si è appreso che alla giovane, giunta a Serinhisar, dopo essere stata drogata, mediante la somministrazione di farmaci inseriti a sua insaputa nella cena offertale, sarebbero stati sottratti i documenti e la sim card del suo telefonino e che ogni suo tentativo di ribellione alla cattività sarebbe stato stroncato dalle percosse e da una vigilanza continua dei suoi parenti aguzzini.
Questi dunque i motivi e le risultanze investigative, quindi, che hanno indotto la Procura della Repubblica di Siracusa ha emettere a carico dei due genitori, unici attualmente presenti in Italia, un decreto di fermo di indiziato di delitto.
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nelle prime ore di questa mattina da personale della locale Squadra Mobile che ha rintracciato i due indagati in viale dei Lidi, in prossimità di un vivaio dove l’uomo svolge la sua attività lavorativa.
Dopo gli adempimenti di rito i due sono stati rispettivamente associati presso la Casa Circondariale di Cavadonna di Siracusa e presso la Casa Circondariale Piazza Lanza di Catania – Sezione Femminile, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.
Ilaria Greco