Gac dei due mari primo in Sicilia. In arrivo 2 milioni e mezzo di euro
A Marzamemi prevista realizzazione di sistemi di ormeggio per natanti da pesca
Pachino 3 Novembre 2016 – Il Gruppo di azione costiera “Dei due mari” conquista il primo posto nella graduatoria del Fondo europeo Affari marittimi e Pesca.
Il 31 ottobre il Dipartimento regionale della Pesca mediterranea ha pubblicato la graduatoria siciliana delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo e il Gac del sudest (che comprende i comuni di Pachino, Portopalo, Avola, Noto, Modica, Pozzallo, Scicli e Ispica) si è collocato in prima posizione con punteggio di 78,50 che darà la possibilità di ottenere un contributo di 2 milioni e mezzo di euro.
«Un risultato che rappresenta un’opportunità – ha dichiarato il sindaco di Pachino, Roberto Bruno – per tutta la fascia costiera del sudest. Avremo la possibilità di prevedere seri interventi infrastrutturali nei porti e nei luoghi di sbarco, con l’obiettivo di potenziare i sistemi logistico-produttivi del settore della pesca».
Tra gli interventi previsti nel comune di Pachino rientrano la realizzazione di sistemi di ormeggio per natanti da pesca e la realizzazione di servizi complementari (colonnine antincendio e di distribuzione acqua e luce ed elementi di protezione pedonale) nei porti Balata e Fossa della frazione Marzamemi, per un costo di quasi 100 mila euro.
Ci sarà spazio anche per progetti che riguardano la conservazione e la tutela delle dune marine, studi di ricerca scientifica applicata, interventi di raccolta di rifiuti dal mare finalizzati al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini, incontri di sensibilizzazione sui temi ambientali, azioni volte a valorizzare le produzioni ittiche locali mediante utilizzo di nuove tecnologie (market place e app), progetti di internazionalizzazione, studi di caratterizzazione di specie ittiche e misure di accesso al credito.
«Un ringraziamento – ha concluso il sindaco Bruno – va a tutta la squadra che ha lavorato in sinergia al nostro componente Fabio Argante e al direttore de Gac, Salvo Ignaccolo».