EXPO: L’ASS. VANCHERI RIDA’ DIGNITA’ ALLA SICILIA
L’assessore Linda Vancheri si concede ai nostri microfoni per parlare della Piazzetta Sicilia inaugurata lo scorso 5 maggio. L’assessore ci presenta questa realtà espositiva che in qualche modo, come abbiamo voluto sottolineare nel titolo, ridà dignità alla Sicilia.
Dopo la falsa partenza del Cluster Biomediterraneo, che ha gettato nel profondo caos il Governo siciliano, con un rimpallo di responsabilità e un andirivieni di dichiarazioni a mezzo stampa, con botta e risposta anche duri tra i responsabili ai vari livelli, la Sicilia sembra aver perso lustro agli occhi del mondo. Così non è. La realtà del Cluster Biomediterraneo, di cui la Sicilia è (e continuerà ad essere, stando alle recenti dichiarazioni) ente capofila, non è l’unica che ci rappresenta a livello mondiale nella straordinaria vetrina di Expo Milano 2015. Quello che i titoloni dei giornali non dicono, o a cui danno meno rilevanza (perché è sempre più facile parlare delle cose negative piuttosto che di quelle positive) è che, in un angolo del Padiglione Italia, fa bella mostra di sé la “Piazzetta Sicilia”, un progetto ambizioso lanciato da Linda Vancheri, assessore alle Attività produttive e coordinatore siciliano delle attività di Expo. Inaugurazione che ha avuto un padrino e una madrina di tutto rispetto: Vittorio Sgarbi e Carole Bouquet, di fatto divenuti ambasciatori della nostra isola nel mondo. E poco importa se è arrivata con ritardo, tra polemiche e tensioni dell’ultimo minuto. Quello che il mondo ha visto giorno 5 maggio è stata l’inaugurazione di un porta aperta a quella che forse è la caratteristica principale dell’essere e del fare i siciliani: avere a disposizione un immenso patrimonio artistico, culturale e agroalimentare, e mostrare di esserne perfettamente consapevoli.
Ad accogliere i numerosi visitatori all’interno della Piazzetta gli acròliti di Morgantina, rappresentanti le divinità elleniche di Demetra e Kore (530 circa a.c.), conservate al museo di Aidone (Enna) e prese in prestito da Expo, e una vite ad alberello proveniente da Pantelleria, proprio l’isola in cui ha deciso di abitare la Bouquet, francese ma innamorata della Sicilia. Un lungo sedile accanto a degli alberi di ulivo rimanda alle caratteristiche piazze del meridione, inoltre dei video contribuiscono ad immergere il turista nella cultura e nei paesaggi più belli della Sicilia. Il pavimento della Piazzetta, disegnata dall’architetto Laura Galvano, è interamente realizzato in pietra lavica. C’è molto di Sicilia in questo spazio espositivo, semplice e per questo, forse, maggiormente efficace e rappresentativo. Nessun eccesso e neanche banalità. C’è quello che non ci saremmo forse aspettati di trovare ma che ci sorprende proprio perchè inaspettato e inconsciamente desiderato.
“L’inaugurazione è stato un momento gioioso – ci ha detto l’assessore Vancheri, concedendosi con molta disponibilità ad una breve intervista – grazie anche alla presenza di Vittorio Sgarbi e Carole Bouquet, due estimatori della bellezza della nostra regione. A differenza di altre aree del Padiglione Italia, la nostra Piazzetta ha pensato anche di portare delle presenze concrete, mi riferisco in particolare agli acroliti di Morgantina che comunicano la necessità della Sicilia di raccontarsi attraverso le opere culturali che, in questo caso, rappresentano il cuore della cultura della Magna Grecia, che hanno affascinato tutti i visitatori e tutti gli amanti dell’arte e sono stati anche ben accolti dall’organizzazione del Padiglione Italia. L’inaugurazione è stata importante anche per un altro ospite d’onore, il responsabile del Progetto Cina che con la sua presenza ha ufficializzato l’alleanza strategica che si è creata appunto tra Cina e Regione Siciliana. In programma – spiega ancora ai nostri microfoni la Vancheri – una serie di incontri tra le delegazioni cinesi e le imprese siciliane sia a Palermo sia a Milano. Ma non solo: nel progetto Expo abbiamo inserito varie attività di internazionalizzazione non solo con la Cina ma anche col Giappone, con gli Stati Uniti d’America, con il Canada… Abbiamo pensato di sfruttare questa occasione internazionale per poter aprire le porte delle imprese e fare in modo che queste possano trovare la possibilità di farsi conoscere e avviare rapporti commerciali“. Quando poi abbiamo chiesto cosa ne pensasse riguardo alla figura obiettivamente pessima fatta nel Cluster Biomediterraneo (ricordando le ormai famose foto che hanno fatto il giro del mondo e che ritraggono Cartabellotta intento ad impugnare scopa e paletta piuttosto che a dare la dovuta accoglienza ai visitatori) la Vancheri ha risposto: “quello che è successo nel Cluster Biomediterraneo è purtroppo quello che sta succedendo in altre parti di Expo perchè nonostante la maggior parte delle realtà espositive era pronta per inaugurare il primo maggio, diversi padiglioni e diverse aree non erano invece ancora pronte per essere inaugurate. Purtroppo la disorganizzazione che ha portato a questa inaugurazione del Cluster, in un momento in cui evidentemente alcune cose anche da parte dell’organizzazione Expo andavano attenzionate in modo diverso e anche più attento, ha causato questo incidente di percorso. Io, comunque, respirando l’aria Expo non da ora ma da sempre, rimango sempre ottimista perchè, grazie anche all’intervento che la Regione farà per recuperare ciò che non si è potuto fare per mancanza di tempo o per altre ragioni, sicuramente la situazione si risolverà nel più breve tempo possibile. D’altro canto le intenzioni dell’organizzazione Expo di creare dei “cluster” (letteralmente “grappoli”, quindi gruppi accomunati da tematiche comuni, ndr) nasce da un obiettivo nobile, cioè quello di permettere ai paesi più poveri, che avevano meno possibilità di poter essere presenti in maniera organica in una exibition internazionale come quella di Expo, di poter essere comunque presenti con i loro prodotti e le loro eccellenze”. E’ ottimista l’assessore Vancheri: “sono sicura che con un po’ di collaborazione in più e un po’ di pazienza, creando sinergie tra più soggetti, i progetti iniziali si potranno comunque portare avanti. L’aria che si respira ad Expo non è un’aria negativa. Bisogna essere pronti a captare i segnali positivi e a cercare non di lamentarci o addormentarci sugli aspetti negativi ma risolvere i problemi e andare avanti. Partecipare ad una fiera internazionale come Expo sicuramente è una cosa importante, non possiamo perdere questa occasione e dobbiamo avere l’umilità di accettare gli eventuali imprevisti e capire bene come risolverli”.
Andiamo avanti dunque, in questa grande avventura appena iniziata. Expo è una grande occasione per l’Italia e per la Sicilia e rappresenta un concreto motore di sviluppo dove antico e moderno si intrecciano e tradizione e sviluppo tecnologico creano un connubio indissolubile. Tracciamo il percorso a testa alta, come abbiamo sempre fatto, fieri e nobili come quei due acroliti che ci osservano apparentemente inconsapevoli.
Oltre alle polemiche, alle brutte figure, ai padiglioni allagati, ci sono realtà che, pur arrivando in ritardo, arrivano con fermezza di propositi e tanto ottimismo regalando al mondo una immagine della Sicilia che la Sicilia stessa e i siciliani meritano.
Ilaria Greco
Di seguito un video con le parole dell’assessore estrapolate dall’intervista.
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