Ex Provincia, riavviato il servizio Asacom ma oggi riparte la protesta dei dipendenti senza stipendi e tredicesima.
Sospeso e riavviato il servizio Asacom negli istituti scolastici superiori della nostra provincia. Alla fine la Commissaria Floreno ha ceduto alle pressioni delle famiglie degli studenti diversamente abili e di alcuni dei rappresentanti politici siracusani e con le somme residue di 97 mila euro ha dato mandato agli uffici per riavviare il servizio. Non si placano, intanto, le prese di posizione contro l’attuato provvedimento di sospensione provvisoria. E se il consigliere comunale di Siracusa, Salvo Castagnino, ha interrotto, dopo quattro giorni, lo sciopero della fame; non ha mancato, però, di ribadire “… che il commissario del Libero Consorzio aveva torto. Infatti, non è stato necessario alcun tavolo tecnico per riattivare il servizio. Le carte, com’erano il 29 gennaio così sono oggi. Si dimetta chi ha privato i ragazzi del servizio per due giorni, pur essendoci i soldi”, rinnovando quello che è stato il suo pensiero quando si è appreso della sospensione del servizio.
Domani, intanto, alle 12,00 ci dovrebbe essere un ulteriore incontro tecnico nell’ufficio di presidenza della Floreno in Via Roma.
Non si sa, infatti, se sarà praticabile la sede vista la programmazione della nuova protesta proprio dei dipendenti del Libero Consorzio Comunale e dei lavoratori della società partecipata Siracusa Risorse, rimasti ancora una volta senza stipendi. Non hanno ancora percepito lo stipendio di dicembre, la tredicesima e lo stipendio di gennaio e sono esasperati da questa situazione di enormi ritardi nel pagamento delle loro spettanze che da due anni e mezzo non si risolve.
Decisa per domani la chiusura di alcune sedi del Libero Consorzio e un sit-in dei dipendenti che potrebbe sfociare nell’occupazione proprio degli uffici di Via Roma, mentre pare che lo stesso Commissario straordinario si sia deciso a recarsi mercoledì a Palermo per rappresentare la cupa situazione in cui è stato lasciato l’Ente dalla Regione Siciliana e dal Governo nazionale, incapace ormai di garantire servizi ai cittadini e stipendi ai dipendenti.