Due casi di maltrattamenti in famiglia nel giro di due giorni
Due casi di violenza domestica nel giro di due giorni.
I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nella tarda serrata di ieri, hanno tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali Davide Sorge, 40enne, di Lentini, nullafacente, pregiudicato.
A seguito dell’ennesimo episodio di violenza domestica, i militari della Stazione di Lentini su segnalazione dei vicini allarmati dalle richieste d’aiuto, sono intervenuti in via Tintoretto per una violenta lite familiare. Sul posto i Carabinieri hanno accertato che il Sorge, come altre volte in passato, aveva aggredito, per futili motivi ed in presenza dei propri figli minori, la propria moglie. A seguito dell’attività investigativa, i militari dell’Arma hanno accertato che i maltrattamenti, fisici e verbali, erano stati ripetuti nel tempo. Infatti, l’ultima violenza fisica risale nei primi giorni di questo mese, quando l’uomo percuoteva la donna al capo procurandole delle lesioni giudicati guaribili in 8 giorni dal pronto soccorso dell’Ospedale di Lentini. Fortunatamente, l’intervento tempestivo dei Carabinieri ha evitato il peggio, consentendo alla donna di mettersi in salvo. L’arrestato, su disposizione dell’A.G., è stato tradotto preso la Casa Circondariale di Siracusa.
Il secondo caso è successo a Cassibile l’altro ieri. I Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un 60enne incensurato, per il reato di maltrattamenti in famiglia. L’intervento dei Carabinieri, chiamati dalla moglie, arriva all’apice dell’ennesima aggressione dell’uomo per motivi di gelosia. Il 60enne infatti, oltre ad aver minacciato, offeso e percosso la donna con calci e pugni le ha sottratto la scheda sim del cellulare per impedirle di poter utilizzarlo utilizzare..
Giunti all’abitazione dei due coniugi i militari hanno riportato l’uomo alla calma, mentre la donna è stata trasportata all’ospedale Umberto I di Siracusa per le cure del caso. Dopo le incombenze di rito l’arrestato, così come disposto dall’AG di Siracusa, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, in un’abitazione diversa da quella familiare.