Domani 15 Aprile 2015 sciopero del turismo in tutta Italia
Domani sciopero del turismo in tutta Italia. In Sicilia 70 mila in rivolta. La Uiltucs: subito il rinnovo del contratto e modifiche al nuovo ammortizzatore sociale
Il mondo del turismo italiano si ferma. Anche in Sicilia domani è prevista una massiccia adesione dei lavoratori del settore che in Sicilia, compresi gli stagionali, si stima siano circa 70 mila. I lavoratori si ritroveranno a Taormina dove confluiranno anche manifestanti da Calabria, Basilicata e Puglia. Altre proteste si terranno in tutta Italia. Lo sciopero è indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil perché quasi un milione di lavoratori sono ancora senza contratto di lavoro. Sono gli addetti delle mense, dei bar e ristoranti, delle agenzie di viaggio, degli alberghi di Confindustria e dei tour operator, degli stabilimenti balneari e degli associati a Confesercenti. Ad aggravare la crisi del settore sono i nuovi parametri dell’ammortizzatore sociale Naspi, in vigore dal prossimo mese di maggio. Uno stagionale che lavora sei mesi l’anno si ritroverà costretto a subire il dimezzamento della durata e dell’importo del beneficio.
Intanto i sindacati sono in rivolta contro il mancato rinnovo del contratto. In due anni e mezzo di trattative, spiegano le organizzazioni dei lavoratori, le controparti hanno sempre mirato ad un solo obiettivo: far pagare i costi della crisi unicamente alle lavoratrici e ai lavoratori chiedendo loro di pagarsi di tasca proprio il rinnovo cedendo diritti e tutele quali ad esempio gli scatti di anzianità, i permessi individuali, la malattia. “Fipe Confcommercio ed Angem si sono spinte oltre – continuano i sindacati – disdettando il CCNL del Turismo, atto gravissimo e illegale che ha avuto il solo effetto di inasprire i confronti in atto”. Marianna Flauto, segretario della Uiltucs Sicilia, spiega che “non si può fare pagare ai lavoratori il prezzo della crisi, per la quale le imprese dovrebbero protestare contro il governo regionale e quello nazionale per la mancanza di interventi strutturali nel settore”. Flauto aggiunge inoltre che “c’è un altro grave problema da risolvere e riguarda il nuovo sistema di ammortizzatori sociali, Naspi, che va incidere pesantemente in un settore, il turismo, sempre più fragile. “I lavoratori stagionali del settore – spiega Flauto – percepiranno sussidi dimezzati rispetto al passato, segno che chi ha varato la riforma vive fuori dalla realtà e non conosce le dinamiche di settori come quello del turismo che meritano un’attenzione particolare”.
Tutto ciò, concludono i sindacati, si sta consumando nel silenzio delle Istituzioni e del Governo “che quando parlano di Expo 2015 non fanno altro che evidenziarne le straordinarie opportunità, salvo poi dimenticarsi che chi lavorerà nei padiglioni lo farà senza le tutele normative e salariali che solo un contratto rinnovato può offrire”.