Depurazione acque reflue, ancora ritardi ad Augusta, Munafò: <>
Ad Avola il depuratore è diventato realtà dopo 37 anni di attesa. Ad Augusta il problema della depurazione rimane. E sembra non trovare sbocchi a breve. Un passo avanti per limitare i fenomeni dell’inquinamento a mare è stato fatto nella seconda città più grande della provincia, mentre nella prima, Augusta appunto, <<permane una certa arretratezza – sottolinea Stefano Munafò, segretario territoriale della Uil – nonostante le denunce vadano avanti da anni. Le nuove acque di fogna non sono come quelle di una volta, adesso ci sono prodotti più inquinanti e sostanze chimiche che le nostre acque non riescono ad assorbire. Ma mentre Avola ha fatto un passo avanti ed è tornata alla normalità, Augusta rimane indietro anni luce. Colpa di una politica che non ha mai fatto passi avanti in questo senso, siamo ancora all’età della pietra e alla nostra classe politica, oltre che ai prefetti che per due anni sono stati a capo del Comune, mi viene solo da dire vergogna>>.
Munafò, oltre a puntare pesantemente il dito sull’inefficienza della classe politica, ha anche proposto una soluzione. <<Invece di pensare ad una depurazione generale la cui soluzione sarebbe a lunga scadenza, perché non prevedere progetti “zonali” e quindi di più rapida attivazione? Una depurazione provvisoria, insomma, per esempio a Brucoli, in modo tale da evitare di inquinare il nostro mare e fare in modo di far partire una depurazione provvisoria>>.