Coronavirus, così i 100 milioni ai Comuni per l’assistenza alimentare
Dopo avere destinato 100 milioni di euro alle famiglie disagiate, il governo Musumeci ha messo a punto l’elenco delle quote da assegnare ai Comuni dell’Isola.
Toccherà, infatti, alle amministrazioni cittadine elargire gli assegni destinati a garantire l’acquisto di beni di prima necessità.
Prioritariamente, si legge nella delibera, “ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna forma di reddito e altra forma di assistenza economica da parte dello Stato”.
“Un iter – sottolinea Musumeci – che dovrà essere snello, per mettere subito in tasca alla gente bisognosa il denaro necessario all’acquisto di alimenti e farmaci”.
“In Sicilia, più che in altre parti d’Italia, l’emergenza da Covid 19 ha messo in ginocchio l’economia sommersa che garantiva la sussistenza a migliaia di nuclei familiari”.
“Nessun siciliano dovrà sentirsi abbandonato e la Regione sta facendo e continuerà a fare la propria parte, pretendendo dal governo un’attenzione altrettanto forte”.
I Comuni potranno erogare le risorse in via diretta o in altra forma, anche avvalendosi degli enti del terzo settore, per i beni di prima necessità.
Per stanziare le risorse necessarie, il governo regionale ha operato una rimodulazione dei Programmi comunitari Poc e Po Fesr 2014/2020.
Contributo beni di prima necessità per singolo Comune