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Clamoroso: il Museo del Papiro di Siracusa vende pezzi per autofinanziarsi con un annuncio su Facebook

“Non abbiamo soldi, rischiamo la chiusura”. E mettono in vendita i reperti di inestimabile valore.

Siracusa, 9 aprile 2018 – Incredibile ma vero: il Museo del Papiro Corrado Basile di Siracusa ha messo in vendita 20 frammenti di papiri greci e demotici della propria collezione per autofinanziarsi ed evitare così la chiusura.

A rendere nota la vicenda, come riporta La Stampa, è stata Roberta Mazza, curatrice del museo di Manchester: “La notizia è apparsa in forma di pubblicità sulla pagina Facebook del mio collega Luigi Prada”, ha raccontato sul suo blog. “Abbiamo pensato a uno scherzo, ma sia la pagina Facebook che il sito del museo riportano la stessa notizia”.

Mazza ha scritto alla direttrice Anna Di Natale, che le ha risposto che  “il Museo del Papiro ha deciso di mettere in vendita alcuni papiri della propria collezione per reperire risorse per realizzare altri progetti”. Ora, però, quell’annuncio, che è stato immortalato in uno screenshot dalla stessa Mazza, è sparito dalla bacheca del sito.

Tutti i pezzi in questione sono di “accertata provenienza, acquistati circa dieci anni fa e, per quanto di conoscenza, inediti”, si legge nell’avviso.

L’ente è una realtà unica al mondo, estensione naturale dell’Istituto internazionale del papiro fondato da Anna Di Natale e Corrado Basile, due nomi noti nel settore per il loro impegno nella ricerca papirologica, anche in collaborazione con Il Cairo.

La notizia ha fatto indignare moltissimi studiosi e appassionati e non è passata inosservata neanche ai politici.

“Una notizia gravissima e  un grido di allarme dei beni culturali in Sicilia che non può restare inascoltato” è il commento del presidente del gruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo ed il parlamentare PD Giovanni Cafeo che hanno presentato un’interrogazione sull’argomento al presidente della Regione ed all’assessore all’Economia.

“Il Governo ci dica cosa intende fare per scongiurare gli scriteriati tagli che penalizzano i nostri beni culturali fino ad indurre i Musei a dismettere patrimoni di inestimabile valore. La sessione di Bilancio  – continuano i parlamentari PD – è l’occasione giusta per lavorare ad un incremento dei fondi destinati all’assessorato  ai Beni culturali, rivedendo anche modalità di ripartizione e rendicontazione che facilitino l’accesso ai finanziamenti agli enti che svolgono attività  di respiro internazionale come appunto il Museo del Papiro”.

Ilaria Greco

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