Chiuso il percorso di avvicinamento a Spero 2020. Garozzo: “Ci siamo messi all’ascolto del territorio”
Siracusa 24 maggio 2015. Tre tavole rotonde, otto incontri tematici e decine di amministratori, giovani, operatori dei vari settori, dal turismo all’energia, che si sono confrontati e hanno messo sul tavolo idee e progetti per lo sviluppo del territorio. Sono questi i numeri del percorso di avvicinamento a “Spero 2020. Il futuro è…fare insieme”, l’iniziativa organizzata dall’associazione “Tempi Nuovi” e in programma il 6 e 7 giugno nell’area dell’ex Spero in via Elorina a Siracusa.
Seguendo lo spirito dell’iniziativa, che prende spunto dalla Leopolda renziana, per un mese sia in città che in provincia si è messo in moto un meccanismo virtuoso che ha avuto come obiettivo principale quello di consentire un dialogo aperto e un confronto, a tratti anche serrato, sulle esigenze del territorio, sulle possibili soluzioni, sugli errori fatti e sulle priorità.
“Presentando l’iniziativa – ha spiegato Giancarlo Garozzo, dirigente nazionale e regionale del Pd e sindaco di Siracusa – abbiamo sottolineato come la programmazione e la partecipazione siano la stella polare del cammino intrapreso con “Spero 2020”. Attraverso gli incontri e le tavole rotonde organizzate nelle ultime settimane ci siamo messi all’ascolto di chi vive e opera sul territorio perché è dalle loro esperienze, dalle loro difficoltà così come dai loro talenti che vogliamo partire per dare un nuovo slancio allo sviluppo. Il nostro futuro possiamo costruirlo solo insieme, la politica non può imporre scelte dall’alto ma deve sapere ascoltare, confrontarsi, dialogare. E’ quello che abbiamo fatto in queste settimane ed è soprattutto ciò che faremo il 6 e 7 giugno”.
Il percorso di avvicinamento a “Spero 2020” si è chiuso sabato con un confronto su “Governo del territorio”. Un dibattito che ha fatto emergere alcuni dei “nodi” che rallentano lo sviluppo della città e della provincia come, almeno in alcuni casi, la pianificazione carente, la difficoltà di fare rete e mettere in comune strategie e strumenti e una sorta di scollatura tra pianificazione e soggetti coinvolti. Tra i problemi più grossi, ancora una volta, la mancanza di regole certe e chiare così come una confusione istituzionale sulle competenze. Anche in questo, come accaduto per i precedenti incontri, al termine del dibattito è venuto fuori un bagaglio di proposte e idee che saranno poi affrontare e discusse nei tavoli tematici previsti il 6 e 7 giugno.
Gli incontri che hanno segnato la strada verso “Spero 2020” hanno visto gli stakeholder conversare su Social innovation e smart city, la “Buona scuola”, Giovani e futuro, Agricoltura e pesca, Energia, Ambiente e rifiuti, Cultura e turismo, Accountability, Sviluppo e politiche industriali, Welfare e sanità e Governo del territorio.
Ilaria Greco