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Caso sign. Manzella: Avola ha compreso! Esiste una comunità sensibile! Prossima settimana comitato di nuovo in città

Il comitato no aste soddisfatto dei riscontri avuti nella città di Avola e la solidarietà dimostrata al sign. Manzella.

Avola, 23 settembre 2015 – Avola ha compreso! Questo sicuramente si può dire, dopo la mobilitazione che il “comitato per la riforma e la sospensione delle aste giudiziarie”, invocata nelle settimane passate per denunciare la vicenda della famiglia Manzella che rischiava di perdere la casa per un debito irrisorio, stritolata dal meccanismo delle aste giudiziarie.

La perdita del lavoro derivante da un infortunio che lo ha reso inabile aveva portato all’isolamento il sign. Manzella al punto di abbandonare tutto, ma lettura di un articolo di stampa che evidenziava l’attività del comitato ha spinto il sign. Manzella a rivolgersi a Don Giuseppe Di Rosa, presidente del comitato e parroco della Chiesa Madre di Avola, che ha fatto scattare la mobilitazione che ha avuto il suo apice il 12 settembre  scorso al sit-in sul sagrato della Chiesa Madre dove il comitato e la popolazione si sono stretti attorno alla famiglia per scongiurare ciò che sarebbe significato la perdita di una vita di sacrifici per la famiglia ovvero la casa.

Anche canale 8 è stato sensibile al problema fin sa subito pubblicando, attraverso il proprio canale e il sito web, le interviste, i comunicati dei promotori, l’appello del sign. Manzella e riprendendo e mandando in onda i momenti salienti del sit-in organizzato in chiesa Madre.

Si dichiara soddisfatto del lavoro svolto il comitato, rappresentato dalla Marcello Guastella, coordinatore, e Padre Di Rosa, presidente.
“Un riconoscimento al Sindaco – dice il comitato no-aste – che ha voluto essere presente manifestando vicinanza e solidarietà. In ogni caso – tengono a precisare – questo pensiamo non sia un punto di arrivo ma l’esatto contrario: un punto di partenza. Già i legali del comitato hanno attivato le procedure necessarie per componimento dignitoso della vicenda. Trattandosi di un debito irrisorio pensiamo sia possibile una ristrutturazione del debito. Questo è un caso come tanti altri, dove la persona tende ad isolarsi perdendo l’autostima in se stesso. Avola ha voluto dire che vi è ancora voglia di indignarsi davanti al disastro sociale ed economico in atto!”

Il comitato sarà ad Avola la prossima settimana in assemblea per predisporre quei passaggi che porteranno al dibattito in seno ad una comunità dove il confronto e la voglia di riscatto saranno al centro delle attività. Le aste giudiziarie come momento di amplificazione della crisi economica devono essere lo strumento attorno al quale iniziare un dibattito sulla genesi di tale fenomeno. Questa crisi bisogna affrontarla e non farsi annientare.

Ilaria Greco

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