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Caleca, avvocato di Cuffaro, dice no ai cuffariani!

Caleca, avvocato di Cuffaro, dice no ai cuffariani!

Cambi della guardia alla giunta Crocetta, tra chi si sente un po’ stanchino e chi ritorna al passato. Sembra quasi fantascienza!

Palermo, 28 giugno 2015 – C’è chi va e c’è chi viene. Alla Regione siciliana non c’è tregua. E così, nel giro di qualche giorno, due assessori sono andati via e due ne sono entrati.

Tutto è iniziato quando Ettore Leotta, assessore alla Funzione Pubblica in quota UDC, aveva rassegnato le sue dimissioni. Il motivo? Troppo faticoso viaggiare da Siracusa (la sua città) a Palermo. In seguito al crollo della A19, infatti, è diventato effettivamente massacrante spostarsi dalla città di Aretusa al capoluogo regionale. E noi ne sappiamo qualcosa! Una strada di montagna, tortuosa e disconnessa, per raggiungere la metropoli siciliana, sulla quale viaggiano (ebbene sì) anche mezzi pesanti come camion e autobus. Insomma Leotta, come direbbe qualcuno, era un po’ stanchino! Ma con tutto il rispetto, e la nostra solidarietà, la motivazione sembra, a dire il vero, una sorta di scusa dato che (pare) già da un po’ di tempo l’ormai ex assessore si sentiva stretto in quel ruolo. La notizia, dunque, non ha sollevato particolare stupore. Diciamo che un po’ ce lo potevamo aspettare. Al suo posto il presidente Crocetta ha scelto Giovanni Pistorio, segretario regionale del partito dello scudo crociato, ex assessore di Cuffaro ed ex senatore nel partito di Raffaele Lombardo. Una cosa che non è stata digerita da Nino Caleca che ieri, in tarda mattinata, ha comunicato le sue dimissioni da assessore all’Agricoltura. Proprio lui, che era l’avvocato di Cuffaro!! Una situazione alquanto paradossale che ha destato non poco stupore e per alcuni anche un certo disappunto. “Continuo a sognare una politica nuova, pulita e trasparente. Avverto un totale senso di estraneità di fronte ad incomprensibili ritorni al passato“. Con queste parole si è congedato l’avvocato penalista.

“Ritorno al futuro”, recitava un famoso film che ricorderà benissimo chi ha superato i trent’anni. Adesso si parla invece di ritorno al passato. Ma quale passato? Quello di un Totò Cuffaro, attualmente detenuto dopo una condanna definitiva a sette anni di carcere per favoreggiamento a Cosa Nostra? O il passato di Raffaele Lombardo, condannato in primo grado con rito abbreviato per concorso esterno in associazione mafiosa? A quale passato ci si riferisce?

Ci pensa lo stesso presidente della Regione a rispondere: “Soluzione lampo all’Assessorato agricoltura: nominata Sara Barresi, il miglior esperto della Regione nel settore, altro che ritorno al passato!”

Ilaria Greco

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