Cala il sipario sul Carnevale di Avola 2016. Ecco le nostre impressioni
Canti, balli, premiazione dei carri e delle poesie e il tradizionale rogo di Re Burlone: si conclude la 55esima edizione del Carnevale. Soddisfatti? Sì, ma in parte.
di Ilaria Greco
Avola, 10 febbraio 2016 – Cala il sipario sul Carnevale di Avola 2016, il Carnevale “very social” come è stato definito dagli organizzatori.
E’ questa, forse, la prerogativa principale di questa edizione del Carnevale targata Daniele Li Gioi, il direttore artistico che ha fatto di questa manifestazione il suo vessillo. L’organizzazione infatti ha puntato sulla creazione di un sito web e sulla forte presenza sui social: Facebook, Twitter, Google +, Instagram e Telegram. Un Carnevale, dunque, che ha percorso le inedite strade di internet. A questo proposito, azzeccata l’idea della “Migliore maschera premiata dal web”. E la creazione di un logo identificativo della manifestazione e di uno spot originale e ben curato hanno dato certamente il tocco di fino.
Altra caratteristica di questa edizione gli artisti di strada e i pagliacci che hanno invaso e riempito di allegria le vie di Avola intrattenendo il pubblico con spettacoli e giochi. Pubblico, dunque, quest’anno, più coinvolto e più social! Ovviamente ampio spazio è stato dedicato, come ogni anno, ai carri (quest’anno 8 tra infiorati e allegorici) ai gruppi mascherati e al tradizionale concorso di poesie.
Ma, come ogni anno, anche quest’anno non sono mancate le critiche. Prime fra tutte quelle riguardo a quella benedetta ruota panoramica piazzata al centro di Piazza Umberto I che, come abbiamo detto nel nostro precedente pezzo (leggilo qui) a noi invece è piaciuta tantissimo: guardare la splendida piazza di Avola dall’alto ha permesso di vedere quest’anno la festa da un’altra prospettiva e ha permesso ai cittadini e ai turisti di scattare foto mozzafiato che in questi giorni stanno girando in rete all’impazzata.
Ieri, ultima sera di festa. Adesso si ritorna alla routin di tutti i giorni! E per chiudere non potevano mancare ospiti d’eccezione: il grande cantautore Edoardo Vianello ha regalato alla piazza un’atmosfera vintage, e la bella Anna Falchi ha fatto contenti gli occhi dei tanti uomini presenti!
Sembra non mancare proprio nulla, in effetti, in questo Carnevale che sempre di più cresce piazzandosi tra i Carnevali più belli di Sicilia. Ancora, certamente, lontano dai Carnevali di Viareggio e Venezia, ai quali comunque (non ci stanchiamo di dirlo) si è affiancato piazzandosi nel direttivo dell’associazione “Carnevali d’Italia” nella qualità di tesoriere.
Sarà, ma quella piazza stracolma di gente ferma e il silenzio di buona parte di serata, ieri, certamente non ha fatto un bell’effetto a molti giunti apposta per divertirsi, costretti ad andarsene intorno a mezzanotte a cercare altri lidi dove approdare. Probabilmente la scelta del cantautore sarà piaciuta alle persone appartenenti ad una fascia di età ma non ad una’altra, quella dei più giovani. E che dire dei silenzi e dei vuoti tra l’uscita di scena di Vianello e l’attesa di Anna Falchi che neanche la bravura e la simpatia di Maria Rosa Roccaro e Corrado Santoro sono riusciti a colmare. Pochissimo spazio a fine serata per la musica (appena un’ora) spenta di punto in bianco senza alcun preavviso mentre sparuti gruppi attorno al palco stavano appena iniziando a scaldarsi.
C’è poi sempre da ribadire la mancanza di quello spirito insito nel concetto stesso di Carnevale, rappresentato per tradizione e per storia, nella gioia, nel lasciarsi andare all’irrefrenabile danza, negli scherzi e nelle maschere che in una parte degli avolesi, purtroppo, manca.
Chiudiamo il sipario, duque, a questa pur riuscita edizione sperando che il prossimo anno porti un tocco di spirito carnevalesco in più e meno polemiche ma più voglia di divertirsi e di dimenticare gli affanni quotidiani. Chè questo è (dovrebbe essere) il vero senso del Carnevale.
Ilaria Greco