Bonifica siti inquinati, la Cisl: “Spendere subito i 150 milioni”
“Attendiamo fiduciosi i successivi, annunciati, incontri con il ministero per poter dire che il piano delle bonifiche può ripartire. Restano alcune perplessità evidenti che, speriamo, possano essere sgomberate da relazioni certe e confronto con le parti sociali”.
Così, il segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, commenta la notizia sul via agli Accordi di programma tra Regione Siciliana e ministero dell’Ambiente per consentire di utilizzare subito i 150 milioni di euro destinati alla bonifica di grandi siti inquinati.
“Abbiamo appreso con piacere di questo accordo raggiunto tra assessorato all’Energia e ministero”,ha detto Carasi.
“Leggiamo, però, che l’operatività di tutto questo sarebbe, comunque, vincolata ad una serie di successive e formali intese con Roma”.
“Tra le righe, inoltre, ci è sembrato di capire che l’unico accordo raggiunto riguarderebbe Biancavilla, in provincia di Catania”.
“Si tratterebbe della bonifica di una vecchia cava dismessa che avrebbe provocato alcuni casi di asbestosi”.
Il provvisorio accordo posticipa qualsiasi intervento sugli altri siti, e tra questi quello di Priolo.
“L’Accordo di Programma sulle bonifiche, datato 2005, – continua il segretario della Cisl – ha subito arresti e ripartenze negli anni e, ancora oggi, nonostante il grande impegno profuso dall’intero “ettore industria del sindacato, non possiamo dire di aver visto dei benefici sul nostro territorio”.
“Pensare ad una ulteriore rimodulazione, così come si legge nella nota della Regione – conclude Vera Carasi – suona più come un nuovo prender tempo e non affrontare, invece, un tema che, secondo la Cisl e il settore industria, resta strategico per il rilancio del nostro territorio attraverso il recupero di aree dismesse che potrebbero tornare ad attrarre nuovi investitori”.
“Aspettiamo di conoscere nel merito il contenuto di questi accordi; nel 2020 sarebbe insopportabile dover registrare soltanto ennesimi annunci ad effetto”.