Bonfanti in diretta TV: ho ancora tanto entusiasmo per finire ciò che ho iniziato per questo ho deciso di ricandidarmi!
Noto. 25 gennaio 2016 – Il sindaco di Noto Corrado Bonfanti, ospite dell’Edicola, parlando a 360 gradi sui vari temi politici e culturali, offre molti argomenti su cui confrontarsi.
“Lavoro per migliorare la mia città, sono a metà dell’opera. Vorrei concludere ciò che ho fatto.” Così Bonfanti. Ho fatto il possibile per stabilizzare i 134 lavoratori che nel 2010 erano stati stabilizzati con una procedura sbagliata. Li ho avuto contro fin quando non hanno compreso che li volevo aiutare. Ho dato a loro e alle loro famiglie un futuro e delle certezze.
Tra i tanti temi anche quello sul randagismo, il sindaco Bonfanti ha voluto precisare: “ il nostro rifugio, afferma Bonfanti, è l’unico della provincia, funziona bene e abbiamo fatto di tutto per migliorarlo. Il randagismo si combatte con i processi di sterilizzazione e, negli ultimi tempi abbiamo fatto tantissimo.”
L’idea di uno sviluppo legato a cultura e turismo è da associare al nostro territorio. Grazie alla nostra terra e al clima riusciamo a dare un servizio di eccellenza. Cultura e turismo vanno alla ricerca di risposte di qualità. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Una crescita importante che valorizza Noto.
La valorizzazione della offerta si fa con la promozione del territorio e con gli eventi. Nel maggio 2016 a Noto si celebra il 6 congresso internazionale dell’Arte effimera. Sarà una grande occasione per la promozione della città. Il mondo avrà gli occhi su Noto.
Vorrei capire qual’è il male che si fa se valorizzo il territorio con eventi che determinano sviluppo economico ? Vorrei capire perché non portare avanti processi e progetti senza per questo continuare ad investire a favore dei più deboli e dei più bisognosi attraverso uno stato sociale degno di una comunità evoluta come quella di Noto?
Per quanto riguarda il depuratore di Noto voglio precisare che abbiamo un problema di obsolescenza. Purtroppo non c’è una legge di riordino. Abbiamo dato ad Aspecon la gestione degli impianti e operiamo nella ordinarietà, ma senza una legge di riordino non sappiamo qual’è il nostro futuro. Possiamo garantire solo lo standard operativo. Abbiamo riacquisito la gestione dell’acqua pubblica ma non possiamo fare altro. Quando la politica regionale legiferera’ ci rendera’ tutto più facile.