Baracche fatiscenti abitate da rumeni. L’altra Agrigento
Ci sono i templi immortali, portatori di antiche memorie; c’è la storia, la cultura. E poi quando giri l’angolo c’è il pattume, il puzzo, la baracca messa su alla buona e là dentro, a viverci, esseri umani. Succede ad Agrigento, “la più bella città dei mortali”, così la chiamava Pindaro. Altri tempi, certo. Proprio oggi, personale di Polizia Anticrimine unitamente al personale di Polizia Scientifica della Questura di Agrigento e personale di polizia locale e dell’ufficio tecnico comunale, sono intervenuti per lo sgombero di tre baracche istallate abusivamente e abitate da soggetti senza fissa dimora, nell’area sottostante il viadotto Imera. Al momento dell’operazione di sgombero sono stati trovati sul posto due individui di nazionalità rumena che sono stati condotti presso gli uffici della Questura, dove sono stati sottoposti al fotosegnalamento. Questi, insieme forse ad altri connazionali, abitavano le baracche in condizioni precarie e fatiscenti. Le baracche sono state rimosse. Ecco le foto