Avola: manifesto di Pinocchio contro il sindaco. Si entra già in clima di campagna elettorale
Avola, 10 giugno 2016 – Se da una parte Noto è in piena campagna elettorale con il ballottaggio tra Bonfanti e Figura, anche ad Avola, dove si voterà l’anno prossimo, gli animi cominciano a scaldarsi.
Ad un anno dal voto si entra in clima da campagna elettorale e ad aprire le danze un manifesto che ha scomodato il famoso e tanto amato personaggio di Pinocchio, noto per le sue bugie. Tante, secondo i firmatari del manifesto, le bugie raccontate dal primo cittadino Luca Cannata, contro cui si scagliano questa volta non solo (come di consueto) il Partito Democratico, capitanato da Corrado Santuccio (sempre sul piede di guerra!) ma anche altri esponenti da più fronti: Mariano Ferro (leader dei Forconi, uno dei possibili candidati a sindaco alle prossime elezioni comunali), i consiglieri comunali Pino Caldarella, Nuccio Inturri, Salvatore Amato (coordinatore di Sicilia Democratica), Corrado Caruso, Sebastiano Passarello, Sergio Pintaldi, l’ex sindaco Tano Cancemi e Tino Manganaro (coordinatore di Scelta civica). Insomma un’adesione trasversale a quello che si presenta come un vero e proprio attacco all’amministrazione già dal titolo: “Le opposizioni bocciano l’amministrazione comunale”.
Tasse troppo alte, presunti sprechi di soldi pubblici, l’allaccio con il depuratore di Noto: questi alcuni dei punti affrontati dal manifesto, che non risparmia duri attacchi e critiche pesanti all’attuale amministrazione avolese.
Cosa c’è dietro questa mossa? Forse l’obiettivo di creare una coalizione unitaria che possa efficacemente contrastare la possibile candidatura di Cannata alla prossima tornata elettorale? O forse un modo per ciascuno dei firmatari di mettersi in mostra, uscire allo scoperto in vista di una possibile candidatura a sindaco?
Certamente tra i firmatari compaiono diversi papabili: in primo luogo Corrado Santuccio, che secondo molti starebbe pensando di candidarsi, e Mariano Ferro che, come si è detto, potrebbe decidere di candidarsi con il suo movimento. Ma non si possono escludere anche altri nomi nella rosa dei possibili candidati.
In quella che si delinea come una campagna elettorale anticipata non mancheranno certo colpi di scena e tiri mancini. E il sindaco in tutto questo che dice? Come commenta questo manifesto?
Non è tardata ad arrivare, a poche ore dalla diffusione del documento, la risposta del primo cittadino e della maggioranza: “Basta leggere – dicono – i nomi dell’opposizione di Cannata per capire che si tratta di tutti coloro che rappresentano l’inconcludenza e il triste passato governativo della città. Pd, vecchi comunisti, vecchi democristiani, vecchi forzisti, insomma c’è un insalata di gente che è stata lasciata fuori dal palazzo per volere del popolo guidato da Cannata che sta dimostrando con i fatti di avere a cuore le sorti della città e che sempre con i fatti ha cambiato il volto della città e ha risanato le casse comunali depauperate negli anni passati. Parlano di tasse alte dimenticando che stiamo pagando tutti i debiti fatti da loro e che nonostante ciò , Avola, grazie al piano di risanamento di Cannata ha una tassazione minore rispetto alla vicina Siracusa governata dal Pd. Tasse aumentate inoltre per volere del governo regionale e nazionale sempre del PD. Inoltre parlano di esternalizzazione dei servizi dimenticando che con questa amministrazione i servizi sono stati tutti razionalizzati e quelli esistenti danno solo profitto e vantaggi rispetto alla vecchia gestione comunale come certificato dai dati contabili. Il depuratore ne è un esempio di funzionalità visto che per anni si è pagato senza funzionamento e oggi invece abbiamo acque limpide grazie a Cannata. Questi oppositori avevano portato Avola al fallimento e invece Cannata con la sua amministrazione e la sua maggioranza sta portando Avola ad essere una cittadina punto di riferimento della provincia in termini di bellezza e sviluppo turistico. Gli Avolesi sono dalla parte del bene e per questo sono con Cannata e a questi 4 oppositori che si possono definire assalitori della diligenza, la città darà ciò che gli spetta, cioè saranno lasciati nuovamente a casa! Non permetteremo che ritornino al palazzo di città per distruggere il riequilibrio delle casse comunali e lo sviluppo cittadino realizzato da Cannata insieme agli Avolesi di buona volontà”. Questo quanto dichiarato dalla maggioranza.
Insomma Pinocchio, il burattino birichino di Collodi, ha portato non pochi scompigli in città, aprendo la pista delle riflessioni e dei pronostici, e riaprendo il dibattito politico. Che, comunque, è sempre buon segno di democrazia.
Ilaria Greco