Aggredisce e minaccia la madre e la sorella. Arrestato dai Carabinieri
Nel corso della notte, a Palazzolo Acreide, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia Vitolo Fabrizio, classe 1992, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
I militari sono stati allertati dalla madre e dalla sorella del giovane le quali, in evidente stato di agitazione, hanno richiesto l’intervento immediato di una pattuglia riferendo che il familiare le aveva aggredite. Poco dopo lo stesso Vitolo, resosi conto della gravità delle proprie azioni, dopo essersi allontanato di casa, ha chiamato i Carabinieri ammettendo le proprie responsabilità.
Giunti sul posto i Carabinieri hanno prestato i primi soccorsi alle donne, assicurandosi che non avessero riportato lesioni, rintracciando e bloccando Vitolo Fabrizio che, in evidente stato di ebrezza alcolica, girovagava in strada nei pressi della propria abitazione.
Condotti tutti in caserma, i Carabinieri hanno proceduto a ricostruire quanto accaduto poco prima. Alla base dell’aggressione vi è stata l’ennesima lite per futili motivi riconducibili ad incomprensioni familiari: il giovane, senza alcun apparente motivo, ha iniziato ad inveire contro la madre e la sorella, minacciandole ripetutamente di morte, lanciandole contro una sedia da cucina prima di allontanarsi.
Una situazione familiare difficile, che andava avanti da diversi mesi, alla cui base vi sono problemi familiari ed incomprensioni per futili motivi che spesso hanno dato adito a condotte analoghe.
Al termine delle formalità di rito, Vitolo Fabrizio è stato dichiarato in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Quello in disamina è l’ennesimo episodio di violenza domestica, una situazione gravissima che i Carabinieri della Stazione di Palazzolo Acreide sono riusciti ad affrontare grazie anche alla volontà delle vittime di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo decisione la fiducia verso le istituzioni. L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno.