Avola, scene da far west in piazza Umberto I
Finisce in rissa la manifestazione organizzata da Mariano Ferro in piazza Umberto I. Il leader dei forconi, dopo il suo intervento, si è visto arrivare il sindaco Cannata, impaziente di rispondere alle “forconate” dell’omone avolese. Ghiotta è l’occasione per Cannata per chiarire le accuse e le polemiche nate in questi giorni in rete che lo additavano come il dittatore che non accetta il contraddittorio. Ma andiamo alla cronostoria di quanto successo ieri sera. Dopo l’introduzione del nostro collega Giovanni Battaglia, inizia la performance di Ferro che, parlando degli interventi che i sindaci dovrebbero porre in essere per salvaguardare la dignità di ogni singolo cittadino rispetto al fisco, che sempre di più sta attanagliando le famiglie con conseguenti pignoramenti vari ecc., suscita nel sindaco una reazione alquanto stizzata: cosí, arrivando dritto dal comune, Cannata decide di salire sul sagrato della chiesa Madre, dove si stava svolgendo il dibattito di Ferro. Ed ecco il suo sfogo. Cannata spiega il perché del diniego del permesso della manifestazione di venerdì scorso: parla di regolamento, parla della necessità di far rispettare la legge ecc. Intanto tra il pubblico nascono le prime avvisaglie: qualcuno mormora contro il sindaco… A un certo punto il figlio di Ferro si avvicina al primo cittadino, strattonandolo e, pare, lanciando offese verbali del tipo: “pezzo di ……”; gli animi si accendono, intervengono alcuni forconi e si crea uno scenario da far west: da una parte lo schieramento dei forconi, dall’altra i “tifosi” di Cannata, insieme ai vigili urbani presenti e agenti di polizia. A sedare gli animi ci pensano gli uomini delle forze dell’ordine. Termina così l’incontro, di fronte agli occhi sconvolti dei cittadini presenti. Ma forse si tratta solo la prima puntata….