Pachino: la Polizia salva un giovane caduto nella rete del “Blue Whale”, il gioco della morte
Si svegliava in piena notte e aveva inciso sul braccio una balena. I genitori si preoccupano e contattano la Polizia.
Pachino, 6 ottobre 2017 – Si sono concluse positivamente le indagini svolte dal personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pachino, col coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, che da alcuni mesi stava monitorando un caso di “Blue Whale”, (un gioco di adescamento online che prevede 50 prove di autolesionismo e di istigazione al suicidio), il cui percorso era stato intrapreso da un minorenne. Alla Polizia di Stato, infatti, si erano rivolti i genitori e i nonni del giovane che avevano riscontrato, negli ultimi tempi, la profonda irrequietezza del ragazzo, nonché strani comportamenti ed una aggressività nei confronti dei familiari mai rilevata in precedenza.
Le indagini del Commissariato hanno svelato come il minore, plagiato dalla triste moda del momento in auge tra i giovanissimi, avesse intrapreso il percorso del gioco on line che prevede una serie di prove susseguenti, scandite da soggetti terzi denominati “curatori” che, attuate in un limitato periodo di tempo, possono portare i giovani sino al suicidio. In particolare, si è accertato che il ragazzo aveva già attuato le prime due prove del gioco, e precisamente quella di incidere con una lametta il disegno di una balena sul braccio e la successiva, consistente nello svegliarsi in piena notte e seguire, sul canale Youtube, video con contenuti psichedelici e dell’horror.
Tale circostanza, rilevata dai familiari allarmati dai risvegli inusuali del figlio, durante la notte, li aveva portati a segnalare i fatti in Commissariato. Fortunatamente, l’intervento della Polizia di Stato e l’attenzione della Procura verso il fenomeno hanno consentito di interrompere tale sequenza.
Infatti, le indagini hanno svelato che il minorenne aveva intrapreso il percorso delle prove previste dal gioco in un momento di grande depressione, dovuto ad una crisi di identità e una contestuale delusione amorosa.
A quel punto il P.M. A. Palmieri ha disposto che il caso venisse seguito da una psicologa la quale, dagli incontri col giovane, ha capito come lo stesso, mai contattato dagli organizzatori o da loro emissari, avesse intrapreso il pericoloso gioco, seguendone le regole e le prove da sostenere, autonomamente, rilevandole su internet. Identica ricostruzione portata avanti dalla Polizia ha escluso che il giovane fosse stato adescato dalla rete avendo scelto, in piena autonomia, quel gioco mortale.
Le indagini, dunque, hanno chiarito i fatti anche grazie alle testimonianze dei parenti e di alcuni coetanei del minore.
Inoltre il movente di tale gesto è stato spiegato dal rinvenimento, presso l’abitazione del minore, di uno scritto in cui manifestava un malessere di vita particolarmente profondo, che lo ha spinto ad intraprendere il gioco della morte.
Oggi dunque, grazie al coraggio dei genitori che hanno consentito alla Polizia di Pachino e alla Procura di Siracusa di intervenire tempestivamente, il ragazzo è salvo e si è evitato il peggio.
Leggi anche qui un nostro precedente articolo sul gioco della Blue Whale.