“Operazione Tonnara”: sgominata banda di criminali dedita allo spaccio. 6 misure cautelari.
Come anticipato nel nostro precedente articolo, questa mattina la Polizia ha sgominato una banda criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare gli Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Squadra Mobile, coadiuvati da ulteriore personale di rinforzo tratto dalla Questura e dai Commissariati, hanno eseguito le ordinanze di applicazione di misura cautelare personale emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa, su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, nei confronti di 6 soggetti. Custodia cautelare in carcere nei confronti di: Ivan Rossitto, nato a Siracusa il 12.10.1986 ivi residente in Viale Santa Panagia 192, censurato; Marsio Vella, nato ad Avola il 10.10.1984, residente in Siracusa Viale Santa Panagia 276 scala D interno 12, piano 3, censurato; Luigi Calcinella, nato a Siracusa il il 24.08.1985, residente in via Aldo Carratore 5, sclala A interno 5 piano 2, censurato. Agli arresti domiciliari Aldo Malignaggi, nato a Siracusa il 22.11.1973, ivi residente in via Antonello da Messina nr 41, censurato e Dario Caldarella, nato a Siracusa il 14.07.1984, ivi residente in Viale Santa Panagia nr 276 scala E interno 14, piano 4, censurato. Inoltre obbligo di dimora nel Comune di Siracusa per Alessandro Abela, nato a Siracusa il 04/09/1986, ivi residente in Viale Santa Panagia nr.276 scala E, censurato.
Secondo gli inquirenti i soggetti “in concorso tra loro, utilizzando quale base logistica il complesso delle palazzine dette della “Tonnara”, abitazioni popolari site in Siracusa tra Viale Santa Panagia nr. 276 e Via Aldo Carratore nr. 5, illecitamente detenevano e cedevano a terzi in singole dosi, sostanza del tipo cocaina”.
Ci si riferisce in particolare a fatti commessi a Siracusa tra il 17 febbraio e il 30 aprile dello scorso anno. Nello stesso periodo sono state fatte partire le indagini.
Secondo quanto appurato dagli inquirenti, l’attività illecita veniva svolta continuativamente, sia di giorno che di notte, grazie a un collaudato sistema che vedeva una serie di pusher alternarsi sotto i portici degli stabili, in modo che gli assuntori potevano recarsi in qualsiasi momento ad acquistare lo stupefacente.
I controlli delle forze di polizia venivano resi difficoltosi grazie a vedette che stazionavano ininterrottamente lungo le vie d’accesso del complesso, con il compito di segnalare prontamente l’arrivo di presenze sgradite, in modo che gli spacciatori potevano tempestivamente occultare lo stupefacente.
L’attività di spaccio era, inoltre, agevolata dalla stessa conformazione logistica della “Tonnara”, interamente recintata ad eccezione di due vie d’accesso.
L’indagine, svolta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile con il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa, si è sviluppata mediante l’impiego di una telecamera brandeggiabile, indispensabile per immortalare l’attività di spaccio e identificare i responsabili, nonchè mirati servizi di appostamento e controllo, attuati a debita distanza, al fine di bloccare gli assuntori e trovarli in possesso della droga appena acquistata.
Nello specifico, i soggetti colpiti dai provvedimenti cautelari sono accusati di aver ceduto dosi di sostanza stupefacente che, dopo essere stata sequestrata all’acquirente tossicodipendente, è stata inviata al laboratorio d’analisi chimica, che ha riscontrato trattarsi di cocaina.
Nel corso dell’ attività sono stati documentati 24 episodi di spaccio che hanno portato al sequestro complessivo di 45 dosi di cocaina. Diciannove gli acquirenti segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti e cinque quelli denunciati a piede libero.
L’indagine in argomento permette di infliggere un duro colpo al fiorente business dello smercio di droga in mano alla criminalità organizzata locale; il giro d’affari registrato durante i mesi d’indagine (circa 100.000 euro mensili) consente di affermare come la “Tonnara” costituisca, ad oggi, una delle principali fonti di guadagno dell’organizzazione mafiosa “Bottaro-Attanasio”, i cui proventi vengono impiegati per il sostentamento dei sodali e delle famiglie dei detenuti.
Durante l’esecuzione dei provvedimenti cautelari, è stato, inoltre, effettuato un controllo dei giardini condominiali prospicienti il complesso, finalizzato al rinvenimento di ulteriore sostanza stupefacente pronta allo spaccio, mediante l’impiego di 2 unità cinofile antidroga e un nucleo del Reparto Prevenzione Crimine di Catania.
Ilaria Greco