I sindaci di Priolo e Melilli in prima linea sulla vertenza Versalis. E annunciano: “Non andremo a Roma”
I sindaci di Priolo e Melilli in prima linea sulla vertenza Versalis. E annunciano: “Non andremo a Roma”
I sindaci di Priolo e Melilli in prima linea sulla vertenza Versalis, pronti a difendere fino in fondo gli interessi dei lavoratori dei territori industriali. Un problema affrontato nel vertice con i sindacati organizzato dal commissario della Provincia Regionale di Siracusa, Tonino Lutri, questa mattina (giovedì 2 dicembre) in preparazione della manifestazione romana di questo fine settimana. Alla riunione erano presenti, appunto, le amministrazioni dei Comuni industriali, Priolo, Melilli, Augusta e Floridia. Alla richiesta dei sindacati di far partecipare le amministrazioni locali alla manifestazione è stato risposto che occorre, invece, fare molto di più, dando agli Enti locali, ed alla politica in generale, il ruolo che gli compente in una vertenza dalla quale dipende la qualità della vita delle popolazioni amministrate.
“Non andrò alla manifestazione di Roma perché ritengo siano altre le strade da intraprendere – dice il sindaco di Priolo, Antonello Rizza – all’incontro alla Provincia, per esempio, non c’erano i deputati regionali, ma, soprattutto, mancavano i deputati nazionali che devono svolgere un ruolo fondamentale in questa vertenza, indipendentemente dall’estrazione politica di ciascuno. La Versalis, infatti, è per il 30% a partecipazione pubblica, per cui il ministero delle Attività Produttive e dello Sviluppo Economico ha un peso notevole al suo interno. Il governo nazionale ed il governo regionale devono imporre alla Versalis quella responsabilità sociale alla quale le aziende del polo petrolchimico, nessuna esclusa, sono chiamate. Tutti gli accordi di programma sulla chimica non sono mai stati rispettati perchè la volontà del governo, sia nazionale che regionale, non è quella di far valere le regioni delle comunità locali, imponendo, appunto, alla Versalis di non disimpegnarsi”.
“La manifestazione di Roma, comunque, non deve essere un pretesto per fare dire ai sindacati che i sindaci si disimpegnano – continua Rizza – anche perché, come ho avuto modo di dire nella riunione di oggi, i sindaci, tecnicamente, non hanno alcun competenza in questa vertenza, ma hanno il diritto di dire che da anni ormai si sta assistendo allo svuotamento della zona industriale ed al disimpegno dei grandi gruppi che hanno devastato il territorio. Siamo certamente al fianco dei lavoratori, ma siamo stanchi di scioperi e manifestazioni che non portano a nulla. Sediamoci tutti attorno ad un tavolo, con il ministro delle Infrastrutture e dello Sviluppo, i deputati nazionali e regionali, i partiti ed i sindacati. Solo allora potremo avere una visione globale della situazione e cominciare, concretamente, a prospettare soluzioni. Magari partendo dagli accordi di programma sulla chimica e sulle bonifiche (che non sono state fatte), partendo dall’investimento di un miliardo e trecento milioni (che la Versalis doveva fare e, a quanto pare, non intende più realizzare)”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Melilli, Pippo Cannata: “Non sarò a Roma perché ho altri impegni precedentemente presi – aggiunge il sindaco di Melilli, Pippo Cannata – ma i sindaci del territorio non possono essere esclusi da questa problematica. Dobbiamo lavorare tutti assieme per trovare soluzioni concrete. Occorre prendere coscienza che le amministrazioni locali devono avere un ruolo importante sul territorio, perché sono loro che poi rispondono a quei cittadini che pagano l’alto prezzo dell’inquinamento industriale. L’occupazione è il bene fondamentale per una comunità locale e, proprio per questo, vogliamo essere in prima linea in questa battaglia. Al di là delle manifestazioni e degli scioperi, la politica deve assumersi le proprie responsabilità. Vogliamo che scendano in campo anche le deputazioni regionali e nazionali e che il ministro si impegni ad intervenire sulla Versalis con tutto il peso di quel 30% di partecipazione pubblica che possiede nell’azienda”.
Ilaria Greco