18 mila visitatori nel primo weekend Le Vie dei Tesori
Sono stati 18 mila visitatori nel primo weekend de “Le vie dei Tesori”, che in questa nuova stagione sperimentale che ha aperto anche alle città di Siracusa, Messina e Catania oltre che Palermo, ha già fatto registrare numeri da record. I visitatori si sono riversati nei 153 luoghi aperti. Messina ha “vinto” la graduatoria: 3500 visite spalmate su 29 luoghi, con una punta d’eccellenza a Villa Maria dove si è registrato un enorme boom solo domenica 723 visitatori che hanno apprezzato la residenza ottocentesca, recuperata dopo il terremoto e ristrutturata negli anni Trenta su disegno dell’architetto Camillo Puglisi Allegra; con arredi d’epoca, tendaggi e lampadari sfarzosi, un parco fiabesco e un laghetto delizioso. Molto bene anche il Forte San Salvatore. A Messina, segue la new entry, Trapani con oltre 3200 visitatori e un picco alla torre della Colombaia (dove si arriva in barca) con 400 ingressi; bene anche la Cappella della Mortificazione con 267 visitatori e la cattedrale di San Lorenzo a quota 238. Molto bene anche le tre città del Ragusano, Ragusa, Noto e Modica che assieme mettono in conto 5500 ingressi. Particolarmente apprezzato il Circolo della Conversazione – lo stesso che era aperto a soli 18 soci di nobile casato – a Ragusa Ibla che ha contato 423 ingressi; soprattutto turisti, invece, sul set “virtuale” del Commissario Montalbanao, visto che sia i luoghi che nella fiction ospitano il Commissariato che la stanza del questore (ovvero il Municipio di Scicli) sono stati visitati da 600 persone. A Caltanissetta (poco meno di 2000 visitori), il museo Averna si riconferma il sito più visitato, sulla scia dello scorso anno, ma il pubblico ha scoperto anche Villa Grazia, inserita quest’anno nel circuito, e il Museo pedagogico della Scuola San Giusto dove i nisseni si sono ritrovati bambini tra i banchi di scuola; molto apprezzata (soprattutto dai turisti) la salita al campanile di San Giuseppe dove è possibile suonare la campana. Siracusa, a differenza dello scorso anno in cui “vinse la gara” tra le province, quest’anno si ferma poco oltre le 2 mila presenze, e dà la palma di luogo più visitato alla chiesa di San Filippo Apostolo con l’Ipogeo, apprezzati da 264 visitatori; segue l’Artemision con 231 presenze. Ecco infine Agrigento che dimostra di avere apprezzato il primo weekend del festival fermandosi poco sotto le duemila presenze: scopre così la Biblioteca Lucchesiana con i suoi 60mila preziosi volumi, tra manoscritti, incunaboli, testi arabi e codici miniati, e una sezione della mostra di Jan Fabre; e il Museo MuDia, che custodisce i tesori della Diocesi.